TRACKLIST:
1. Intricacy =TRACK VIDEO=
2. The number speaks
3. Chameleon
4. Evanescent misery
LINE UP:
Darick Joyce – Chitarre
Al Primack - Basso
TRACKLIST:
1. Intricacy =TRACK VIDEO=
2. The number speaks
3. Chameleon
4. Evanescent misery
LINE UP:
Darick Joyce – Chitarre
Al Primack - Basso
Poco dopo aver ricevuto la diagnosi fatale che poi lo portò alla morte consegnandolo alla storia, Chuck Schuldiner, assieme ai suoi fidati compagni nei Control Denied, si mise a scrivere materiale che avrebbe fatto parte del secondo full-length di questa band leggendaria, album provvisoriamente intitolato “When man and machine collide”; purtroppo lo sviluppo del cancro fu rapido ed il disco non fu mai completato, a parte quattro tracce finite in un demo nel 2004 (“Zero tolerance”) ed alcuni manoscritti con testi incompleti. Il 13 maggio 2024, nel giorno in cui Chuck Schuldiner avrebbe compiuto 57 anni, gli americani Black Water Sunset hanno deciso di rilasciare un disco dedicato al loro idolo, contenente le cover di quel demo di quattro pezzi, intitolato “When man and machine collide – A tribute to Control Denied”. Per realizzare questo EP, la band ha chiamato a partecipare numerosi amici/ospiti, come il cantante turco degli Inner Urge, Berzan Onen, Fabio Alessandrini (Annihilator e Bonfire, tra i tanti) e James Knoerl (Aviations e Blood Throne, tra i tanti) alla batteria, il chitarrista dei Freak Kitchen, Matias IA Eklundh, ed il bassista degli Annihilator (tra gli altri), Rich Gray. Ogni pezzo è stato ri-registrato, mentre le parti vocali sono state scritte basandosi sugli appunti suddetti di Chuck. L’EP inizia con “Intricacy”, brano di quasi 9 minuti (tutte le tracce sono estremamente lunghe, per una durata totale di oltre 30 minuti), molto veloce, sulla scia di quanto fatto nei Control Denied nel loro unico e meraviglioso “The fragile art of existence”; da subito si nota un tasso tecnico fuori misura in tutti gli strumenti, con naturalmente le chitarre a recitare da protagoniste. “The number speaks” è più meditata e la voce di Berzan Onen, pur non essendo così “sofferta” come lo era il compianto Tim Aymar, è in ottima evidenza, così come il lavoro del basso, semplicemente strepitoso. Con “Chameleon” si torna a pestare sull’acceleratore almeno all’inizio; il pezzo, infatti, alternerà momenti più veloci, ad altri più oscuri e pacati, con sempre il minimo comune denominatore di una tecnica fuori misura. L’EP si chiude con “Evanescent misery”, l’unica traccia sotto i 7 minuti di durata, che non può non far pensare ai Cynic di “Focus”, quanto meno nella sua parte iniziale; proseguendo con l’ascolto, viene fuori il trademark dei Control Denied, con basso e chitarre che continuano a sorprendere per passaggi intricati e dissonanti, momenti di goduria assoluta per i fans della tecnica strumentale. Da evidenziare che “When man and machine collide – A tribute to Control Denied” non è in vendita, ma i Black Water Sunset hanno deciso di rilasciarlo gratuitamente sul loro canale YouTube, come un doveroso omaggio ad una leggenda della musica. Ascoltando questi brani, infatti, torna in mente quanto sia stato grave perdere un talento immenso come Chuck Schuldiner per l’intero mondo della musica Heavy Metal! Chissà quanta altra musica stupenda avrebbe potuto comporre…