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Flamekeeper, una piacevole sorpresa Flamekeeper, una piacevole sorpresa Hot

Flamekeeper, una piacevole sorpresa

recensioni

titolo
Flamekeeper
etichetta
Invictus Productions
Anno

TRACKLIST:
1. New Wild World
2. Flamekeeper =VIDEO UFFICIALE=
3. The Golden Spark =LYRIC VIDEO=
4. Raise the Banner
5. Stray yet Still Free
6. Us and Them (The Song of the Voiceless)
7. Death, You'll Tremble to Take Me
8. As One with Light
9. The Roads of Rome

LINE UP:
Marco S. Vermiglio - voce, chitarre, basso, synth, effetti
Filipe Jesus Minhava - chitarre
Axel Johansson - batteria

opinioni autore

 
Flamekeeper, una piacevole sorpresa 2024-06-26 12:07:30 Valeria Campagnale
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Valeria Campagnale    26 Giugno, 2024
Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 2024
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Flamekeeper è la band del musicista italiano Marco S. Vermiglio che nel 2018, dopo dieci anni nella scena Black Metal come frontman della band romana Demonomancy, ha cambiato il suo percorso musicale. L’album di debutto autointitolato ha radici fondate nell’Heavy Rock classico i cui temi sono incentrati sulla liberazione, la sfida, la fede. “New Wild World”, con un buon coro, presenta un ottimo lavoro di chitarre, con riff Power Metal che si avvicina ad essere un inno, così come "Flamekeeper”, con sonorità Viking Metal, e "Us and Them (The Song of the Voiceless)”, tutti e tre i brani spiccano per proprio per le sonorità ampie ed epiche. Molto bella la sognante ed eterea “The Golden Spark”, mentre “Death, You'll Tremble to Take Me” ci travolge con l’aggressività che troviamo anche in “As One with Light”.
La title-track “Flamekeeper”, uno dei punti di forza di questo album, è un intreccio emozionale di melodie che avvolge con un’aura magica. Ottimi tutti e tre i membri della band, la batteria di Axel Johansson non cala mai il ritmo, le chitarre di Filipe Jesus Minhava riescono ad affascinare ed il nostro Marco è spettacolare sia alla voce che che alla chitarra e basso. Di per sé, l’album è un lavoro davvero ammirevole e mostra un musicista poliedrico che è riuscito a passare con nonchalance da un genere estremo ad un Heavy Metal a metà tra classico vecchia scuola e Power Metal senza tanti orpelli, spesso inutili, “Flamekeeper” racchiude l'essenzialità. Se siete dei nostalgici, questo disco è esattamente l’album adatto a voi.

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