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200 Stab Wounds: meno irruenti, ma sicuramente più efficaci 200 Stab Wounds: meno irruenti, ma sicuramente più efficaci Hot

200 Stab Wounds: meno irruenti, ma sicuramente più efficaci

recensioni

titolo
Manual Manic Procedures
etichetta
Metal Blade Records
Anno

PROVENIENZA: Stati Uniti 

GENERE: Death Metal 

FFO: Sanguisugabogg, Fulci, Cannibal Corpse, Undeath, Dying Fetus 

LINE UP: 
Steve Buhl - voce, chitarre 
Raymond MacDonald - chitarre 
Ezra Cook - basso 
Owen Pooley - batteria 

TRACKLIST: 
1. Hands of Eternity [04:44] =VIDEO UFFICIALE= 
2. Gross Abuse [01:50] =VIDEO UFFICIALE= 
3. Manual Manic Procedures [02:43] 
4. Release the Stench [02:31] 
5. Led to the Chamber / Liquified [03:10] 
6. Flesh from Within [03:11] 
7. Defiled Gestation [04:25] 
8. Ride the Flatline [02:50] =TRACK VIDEO= 
9. Parricide [04:07] 

Running time: 29:28 

opinioni autore

 
200 Stab Wounds: meno irruenti, ma sicuramente più efficaci 2024-06-28 15:44:18 Daniele Ogre
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    28 Giugno, 2024
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

I 200 Stab Wounds sono una di quelle bands che si sono fatte le ossa in tempi abbastanza brevi, tanto che dal 2019 - anno della loro fondazione - ad oggi hanno pubblicato un EP ed un album per poi approdare nientemeno che sotto l'egida di Metal Blade Records, che dopo aver ristampato il debutto "Slave to the Scalpel" licenzia oggi il secondo album del quartetto di Cleveland: "Manual Manic Procedures". Sarà stato il passaggio ad una label potente come Metal Blade, ma i Nostri sembrano aver ragionato un attimo di più riguardo le loro nuove composizioni: laddove il debutto era un assalto continuo e serrato dove la forma canzone era sostanzialmente un costrutto astratto, oggi la band ha sensibilmente diminuito la raffica di riff e soprattutto punta decise su ritmiche estremamente groovy e sicuramente più orecchiabili (beh, si fa per dire). E' insomma in qualche modo diminuita la foga, ma allo stesso tempo i 200 Stab Wounds di questa nuova release appaiono più pesanti, seguendo maggiormente la scia di gruppi come Fulci e Sanguisugabogg, con i Dying Fetus ed i Cannibal Corpse dei primi dischi con Giorgione Fisher alla voce come Stella Polare. E vi diremo, i 200 Stab Wounds così funzionano alla grande: per loro l'impatto immediato rimane una costante immutabile - e va bene così -, ma a nostro avviso in "Manual Manic Procedures" appaiono decisamente concentrati ed in un certo senso più energici, pur avendo sensibilmente rallentato rispetto l'esordio. Certo, non mancano bordate brutali come nella title-track o la seguente "Release the Stench", classico pezzo che dal vivo promette moshipt e headbanging da mettere a serio rischio diverse ossa. Con "Manual Manic Procedures" i 200 Stab Wounds ci regalano un'opera che tutto sommato non avrà nulla di così trascendentale, ma che dimostra come il seguito sempre più crescente sia ampiamente meritato.

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