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Februus: un armonico caos tra blast beat ferali e tecnica sopraffina Februus: un armonico caos tra blast beat ferali e tecnica sopraffina Hot

Februus: un armonico caos tra blast beat ferali e tecnica sopraffina

recensioni

gruppo
titolo
Surveillance Orgy
etichetta
Transcending Obscurity Records
Anno

PROVENIENZA: Svezia 

GENERE: Progressive Death Metal 

FFO: Edge of Sanity, Gorguts, Morbus Chron, Death, Afflicted 

LINE UP: 
Andreas Karlsson - voce, chitarre, basso, elettroniche, programmazione batteria 

TRACKLIST: 
1. Gentrification of the Soul [07:07] =TRACK VIDEO= 
2. Morning Star over Deathlehem [08:26] 
3. The Price of Enterprise [03:14] =TRACK VIDEO= 
4. Surveillance Orgy [08:02] =TRACK VIDEO= 
5. Resignation Syndrome [14:26] 

Running time: 41:13 

opinioni autore

 
Februus: un armonico caos tra blast beat ferali e tecnica sopraffina 2024-07-25 10:43:56 Daniele Ogre
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    25 Luglio, 2024
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Februus è una nuova one man band formatasi intorno al 2021 per mano di Andreas Karlsson nella regione della Scania, la più meridionale di Svezia, con all'attivo sinora un demo, un EP ed un primo full-length, questo "Surveillance Orgy", uscito originariamente solo in digitale nel 2023 tramite la sconosciuta Horg Recordings (supponiamo sia dello stesso Karlsson, dato che ha prodotto solo Februus e un'altra band dello stesso, i Well of Depression) e rilasciato nei giorni scorsi in formato fisico dalla sempre attenta Transcending Obscurity Records. Diciamolo subito: "Surveillance Orgy" è un lavoro ostico, molto ostico; c'è seriamente bisogno di molti attenti ascolti per penetrare nell'incessante maelstrom sonoro partorito dalla mente del Karlsson: sulle prime vi potrà sembrare solo un qualcosa di caotico, ma man mano, col procedere degli ascolti, si può notare come ci sia nel metodo nella follia compositiva del mastermind. C'è di sicuro tanta tecnica unita ad un approccio old school (Edge of Sanity, Afflicted, Morbus Chron), ma Karlsson non dimentica la componente più prettamente Death Metal, alternando passaggi estremamente cervellotici a vere e proprie bordate di violenza inusitata. Il Nostro mostra poi di essere un artista a tutto tondo quando a metà disco piazza "The Price of Enterprise", pezzo musicalmente devoto alla scuola scandinava seguito dalla rocciosa title-track e la psicotica, lunghissima traccia finale "Resignation Syndrome", suite di circa 1/4 d'ora che possiamo prendere come perfetta fotografia di quanto si possa trovare in questo lavoro. Parlando poi della prova di Andreas, sul piano vocale offre una prestazione a dir poco ottima, passando da un cavernoso growl a feroci harsh vocals con estrema semplicità, sorprendendo anche con l'utilizzo di voci pulite (sort of...) nella già citata "The Price of Enterprise"; anche sul piano ritmico possiamo vedere come un basso pulsante segua perfettamente le linee guida di un drumming forsennato, con la drum machine settata a dovere che offre una gragnuola di blast beat d'inaudita violenza; ma, soprattutto, Andreas Karlsson è un chitarrista stratosferico! Il suo riffingwork è un'incessante colata lavica che ci accompagna per l'intera durata dell'album tra passaggi più diretti e rocciosi e folli dissonanze, assoli al fulmicotone ed una ricercatezza melodica che si fa via via più protagonista con il passare dei minuti. Seriamente, sul piano chitarristico magari non arriviamo ai livelli di Chuck Schuldiner (e insomma, vorremmo ben vedere), ma possiamo sicuramente affermare che Andreas non ha nulla da invidiare a un Luc Lemay o ad un Dan Swanö: ascoltate la parte centrale della title-track e ci direte, per non parlare della conclusione dello stesso pezzo che rimanda alle divagazioni Ambient dei Blood Incantation. "Surveillance Orgy" è più di un "semplice" album Progressive Death Metal; questo debutto è un contorto viaggio nella mente del suo creatore, musicista che quasi schernisce l'ascoltatore con continui cambi di registro che possono da un lato disorientare, ma dall'altro, una volta raggiunto il giusto mood, sapranno anche affascinare. Tant'è che alla fine viene sempre da chiedersi: ma questo, di preciso, cos'ha nel cervello?

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