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Exa, un nome da segnare per il futuro! Exa, un nome da segnare per il futuro! Hot

Exa, un nome da segnare per il futuro!

recensioni

gruppo
titolo
“Left in shards”
etichetta
Autoproduzione
Anno

TRACKLIST:
1. Return to madness =OFFICIAL VIDEO=
2. Under his eye
3. Dead child eyes
4. Hire to fire =OFFICIAL VIDEO=
5. Mind free =OFFICIAL VIDEO=
6. Left in shards
7. Witch hunt
8. Cease to exist
9. Circadian
10. King terror =OFFICIAL VIDEO=

LINE UP
Tom Tschernig – Chitarre, Voce
Johannes Lortz – Chitarre
Tamino Bosse – Basso
Leon Pester - Batteria

opinioni autore

 
Exa, un nome da segnare per il futuro! 2024-07-31 17:03:48 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    31 Luglio, 2024
Ultimo aggiornamento: 01 Agosto, 2024
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Gli Exa nascono nel 2016 tra compagni di scuola della parte est di Berlino; da allora, oltre ad un primo EP nel 2018 ed una manciata di singoli, realizzano un primo full-length nel 2020 (“Cut the past”, purtroppo sconosciuto al sottoscritto) ed a febbraio di quest’anno arrivano ad autoprodursi questo secondo LP intitolato “Left in shards”. L’album, dotato di piacevole artwork, è composto da dieci pezzi per una durata totale di poco inferiore ai 37 minuti, segno che la band tedesca bada al sodo e non si perde in inutili fronzoli. Il Thrash Metal suonato dagli Exa è chiaramente ispirato alla Bay Area californiana (Testament su tutti, ma pure Exodus, Forbidden ed Heathen), senza dimenticare qualche tocco della tradizione tedesca di gente come Kreator e Sodom. La band prende insomma il meglio delle lezioni impartite dai grandi nomi del Thrash, lo mischia e lo infonde in nove tracce killer (la breve “Circadian” è una mera, quanto inutile intro della conclusiva “King terror”) che sono vere e proprie bordate, nove mazzate sulle gengive che vi faranno sanguinare e vi faranno martoriare le vostre povere vertebre cervicali in furiosi headbanging. Sono già sotto il palco ad immaginare il pogo infernale che si scatenerà quando gli Exa suoneranno questi pezzi dal vivo; già perché ritengo che la vera dimensione del quartetto berlinese sia on stage, dove può dare sfogo a tutta la violenza delle proprie canzoni. Le chitarre sono le protagoniste del sound, affilate ed in grado di regalare bellissime parti soliste, mentre la batteria detta ritmi sempre veloci e fa un ottimo lavoro alla doppia cassa, con il basso che dona spessore e groove. C’è poi la voce di Tom Tschernig (che ha anche curato la produzione) arrabbiata a dovere, che ricorda una sorta di incrocio tra i mitici Chuck Billy e Tom Araya, e che ci sta divinamente con il sound tosto ed incazzato del gruppo. Sorprende come questa band non abbia trovato un contratto, visto il valore intrinseco del suo thrash metal; si è ormai abituati purtroppo ad essere sommersi da immondizie musicali e poi si rimane basiti quando gemme come questo “Left in shards” esce solo come autoproduzione e la sorpresa è ancora maggiore se si considera che questo accade a Berlino in Germania, patria delle più grandi label che si occupano di musica Metal! Personalmente spero che gli Exa riescano a raccogliere quanto meritano, perché non hanno niente in meno di tanti blasonati nomi del Thrash mondiale (a voi la scelta su tali nomi....). Non fatevi sfuggire questo CD!

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