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Laceration: un nome da tenere estremamente d'occhio per il futuro Laceration: un nome da tenere estremamente d'occhio per il futuro Hot

Laceration: un nome da tenere estremamente d'occhio per il futuro

recensioni

titolo
I Erode
etichetta
20 Buck Spin
Anno

PROVENIENZA: Stati Uniti 

GENERE: Death/Thrash Metal 

FFO: Demolition Hammer, Skeletal Remains, Vader, Malevolent Creation, Death 

LINE UP: 
Luke Cazares - voce, chitarre 
Donnie Small - chitarre 
Eli Small - basso 
Aerin Johnson - batteria 

TRACKLIST: 
1. Degradation (Intro) [01:05] 
2. Excised [03:57] =TRACK VIDEO= 
3. Sadistic Enthrallment [04:21] 
4. Vile Incarnate [04:23] 
5. Dreams of the Formless [02:16] 
6. Carcerality [03:09] 
7. Strangled by Hatred [05:00] =OFFICIAL VIDEO= 
8. Impaling Sorrow [02:03] 
9. I Erode [05:59] 

Running time: 32:09 

opinioni autore

 
Laceration: un nome da tenere estremamente d'occhio per il futuro 2024-09-12 15:17:17 Daniele Ogre
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    12 Settembre, 2024
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Tra presenti e passati sono ben otto i gruppi negli Stati Uniti a nome Laceration, ma quelli che più si son fatti conoscere sono i death/thrashers californiani; dopo una prima parte di carriera complicata fatta di uscite 'minori' e pause più o meno lunghe, il quartetto di Windsor ha recentemente pubblicato il secondo album "I Erode", che segna anche il debutto per una delle più importanti etichette oggi in ambito Death Metal: 20 Buck Spin. E senza girarci tanto attorno, i Laceration oggi sono tra i migliori, nel sottobosco del genere, a declinare quel Death/Thrash della vecchia scuola Demolition Hammer/Malevolent Creation/Vader, sulla scia di veri e propri specialisti di queste sonorità come gli Skeletal Remains. Anzi, possiamo tranquillamente dirvi che si è piaciuto quella bomba di "Fragments of the Ageless", allora "I Erode" merita definitivamente una chance di finire nella vostra collezione. Estremamente groovy quanto arioso, con un riffingwork tecnicamente ineccepibile ma mai arzigogolato, un buon gusto melodico soprattutto nelle soliste, il tutto sorretto da una sezione ritmica rocciosa e vibrante: il tempo di prendere fiato con l'intro "Degradation" ed i Laceration si tuffano a rotta di collo in una tracklist compatta e scorrevole in cui nessuna nota è lasciata al caso. In poco più di mezz'ora la band californiana attraverso l'intero spettro del Death/Thrash affrontando la prova con grande maturità ed un tocco personale che, continuando per questa strada, potrà essere presto riconoscibile nel marasma di una scena in cui di concorrenza ce n'è tanta - soprattutto negli States ed in Cile, in questi ultimi tempi -. Interessanti poi quei passaggi dall'approccio più brutale - con rimandi ai "soliti" Suffocation e Cryptopsy - come nella ferale parte finale di "Sadistic Enthrallment" (uno dei pezzi migliori dell'album), che donano all'opera quel senso di maggior varietà di soluzioni. Il singolo "Excised" e la spacca collo "Vile Incarnate" - pezzo dal groove che davvero può mettere a durissima prova le vostre vertebre cervicali - sono altri chiarissimi esempi di come la crescita dei Laceration da quando sono definitivamente ripartiti sia esponenziale. Supportati da una produzione potente e sporca il giusto da mettere in risalto ogni elemento, i Laceration con "I Erode" si candidano fortemente per ascendere tra i nomi di punta del Death/Thrash. E come dicevamo, continuando su questa strada l'impresa per loro non sarà ardua.

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