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Coffin Rot: un sound piu duro e cupo per un album migliore del predecessore Coffin Rot: un sound piu duro e cupo per un album migliore del predecessore Hot

Coffin Rot: un sound piu duro e cupo per un album migliore del predecessore

recensioni

titolo
Dreams of the Disturbed
etichetta
Maggot Stomp
Anno

PROVENIENZA: Stati Uniti 

GENERE: Death Metal 

FFO: Autopsy, Cianide, Skeletal Remains, Benediction, Necrot 

LINE UP: 
Hayden Johnson - voce 
Tre Guertner - chitarre 
Jonathan Quintana - chitarre 
Brandon Martinez-Woodall - basso 
Derek Johnson- batteria 

TRACKLIST: 
1. Slaughtered Like Swine [03:00] 
2. Perverted Exhumation [04:16] =TRACK VIDEO= 
3. Lurking in the Cemetery [04:42] 
4. Unmarked, Shallow Grave [03:49] 
5. Living Cremation [02:26] 
6. Hands of Death [03:51] =TRACK STREAM= 
7. Predator Becomes Prey [04:45] 
8. The Howling Man [06:03] 

Running time: 32:48 

opinioni autore

 
Coffin Rot: un sound piu duro e cupo per un album migliore del predecessore 2024-09-25 15:12:35 Daniele Ogre
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    25 Settembre, 2024
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Sono passati ben cinque anni da quando incontrammo per la prima volta gli statunitensi Coffin Rot; la band proveniente da uno dei centri nevralgici del Death Metal americano contemporaneo (Portland, Oregon), dopo il discreto "A Monument to the Dead" del 2021 ha pubblicato negli scorsi giorni tramite Maggot Stomp il secondo full-length a titolo "Dreams of the Disturbed", album che, sin dalle prime note dell'opener "Slaughtered Line Swine", mette in mostra una band che ha decisamente appesantito ed incupito le proprie sonorità. Sono infatti praticamente sparite le influenze provenienti dalla vecchi scuola svedese - se non per qualche accenno in alcune accelerazioni qua e là -, con i Nostri che vanno a puntare maggiormente verso atmosfere più mortifere e 'melmose' à la Autopsy/Cianide, con passaggi che tramite riffingwork e ritmiche dinamiche richiamano talvolta gli Skeletal Remains. Perfetta fotografia di questo nuovo/vecchio approccio dei Coffin Rot lo troviamo subito, manco a dirlo col main single "Perverted Exhumation", che insieme all'altro singolo "Hands of Death" e ad "Unmarked Shallow Grave" vanno a rappresentare la vetta di un disco nel complesso diremmo abbastanza soddisfacente. Non che i Coffin Rot brillino per originalità - come il 99% dei gruppi Death Metal al mondo ormai -, ma non è mai stato questo l'intento del quintetto di Portland sin dagli esordi; anzi per accentuare la spinta old school nel 2022 è entrato in formazione il chitarrista Jonathan Quintana, già nei Decrepisy e live member degli Ascended Dead. Insomma, tutti pezzi di discreta fattura, con i tre citati che possono accendere maggiormente l'attenzione, ma d'altro canto è anche vero che magari manca quella spinta in più che possa rendere quest'album - o anche solo un singolo pezzo compreso - assolutamente memorabile. Ma a parte questo, possiamo comunque certamente affermare che "Dreams of the Disturbed" non andrebbe a sfigurare nella collezione di un accanito fan del profondo underground Death Metal.

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