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Nasty Savage: viaggio nella pazzia Nasty Savage: viaggio nella pazzia Hot

Nasty Savage: viaggio nella pazzia

recensioni

titolo
Jeopardy Room
etichetta
FHM Records
Anno

TRACK LIST 

1.Invocations 

2.Jeopardy Room 

3.Brain Washer 

4.Southern Fried Homicide 

5.Witches Sabbath 

6.Schizoid Platform 

7.Aztec Elegance 

8.Operation Annihilate 

9.Blood Syndicate 

10.The 6th Finger 

11.Sainted Devil

 

LINE UP: 

Nasty Ronnie - Voce

James Coker - Batteria

Pete Sykes - Chitarra

Dave Orman - Chitarra

Kyle Sokol - Basso

opinioni autore

 
Nasty Savage: viaggio nella pazzia 2024-10-12 16:45:25 MASSIMO GIANGREGORIO
voto 
 
4.0
Opinione inserita da MASSIMO GIANGREGORIO    12 Ottobre, 2024
Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 2024
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Eh, si sa. Quando ci sono di mezzo i Nasty Savage tutto diventa un po' malato. Gli artefici di pezzi indimenticabili come "Phsycopath", che hanno sempre flirtato con le malattie mentali, dopo un bel po' di anni (l'ultimo full-length risale al 2004, e si intitolava - guarda un po' - "Phsyco Phsyco"...) magari trascorsi in qualche camera imbottita, tornano i nostri cinque gladiatori della Florida, dalla quale hanno iniziato a combattere fin dal lontano 1983. Ci riecheggiano ancora pezzi formidabili come "Gladiator", la succitata "Phsycopath" e, soprattutto, il mega-riffone di "Asmodeus" facenti parte del mitico album di esordio omonimo. Nella line-up attuale ci sono ancora i due fondatori Nasty Ronnie e James Cocker, che dettero forma e vita a Brandon (Florida) ad un progetto di musica tosta sì, ma che desse modo di manifestare la follia che da sempre serpeggia nelle loro menti malsane. La loro insana vena compositiva è fluita senza problemi dal 1983 al 1989, anno di uscita di "Penetration Point"; poi, l'oblìo. Dei Nasty Savage si persero le tracce misteriosamente fino al 2004 allorquando è stato pubblicato il sopraccitato "Phsyco Phsyco". E poi, di nuovo più nulla per ben 20 anni. Ma ora, finalmente, questo "Jeopardy Room" rompe il silenzio e segna il loro ritorno in grande stile! Ma la nota più lieta è che - tutto questo tempo - sembra non essere mai passato. I brani di questa loro ultima fatica ce li restituiscono in gran spolvero, con pezzaccioni come "Brain Washer" e "Schizoid Platform" a sugellare il come-back della band convenzionata con i centri di igiene mentale di tutto il mondo. Anzi, il drumming di James è vieppiù dinamico ed al limite del blast (vedasi "Brain Washer"), cosa incredibile per un membro fondatore che dovrebbe avere la sua veneranda età. Per non parlare degli arpeggi introduttivi di "Southern Fried Homicide" e "Aztec Elegance" (una spanna sopra gli altri brani), tanto ammalianti quanto inquietanti. Anche la voce semi-narrante di Nasty (al secolo Ronnie Galletti, patitissimo di wrestling) è rimasta intatta nel tempo, sempre cattivissima e ispirata. "Blood Syndicate" è semplicemente devastante (tra un mugolìo e l'altro). Il duo di asce Pete/Dave è affilatissimo come un bisturi in mano ad un sadico. Idem dicasi per "The 6th finger" in puro Slayer style, con il basso di Kyle sugli scudi. Tremate tremate, i Nasty Savage son tornati!

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