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Nurcry, sulla scia dei migliori Tierra Santa Nurcry, sulla scia dei migliori Tierra Santa Hot

Nurcry, sulla scia dei migliori Tierra Santa

recensioni

gruppo
titolo
"Renacer"
etichetta
Art Gates Records
Anno

TRACKLIST:

1.        Indómito

2.        Niño invisible

3.        Megalomanía = OFFICIAL VIDEO

4.        Bella luna

5.        Salto al vacío

6.        Salvajes

7.        Fénix

8.        Grita al cielo

9.        Ciego errante

10.    Galileo = OFFICIAL VIDEO =  

11.    7 brujas

12.    Eterna oscuridad

13.    Cuestión de rock n roll (bonus track)

 

 

Formazione:

Kike Fuentes - Voce

Ángel Gutiérrez - Chitarra

Manu Acilu - Chitarra

Juanjo Alcaraz - Chitarra

Pedro Diaz "Peri" - Basso

Jason - Batteria

opinioni autore

 
Nurcry, sulla scia dei migliori Tierra Santa 2024-11-09 10:08:32 Ninni Cangiano
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    09 Novembre, 2024
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I Nurcry sono un gruppo spagnolo formatosi nel 2021 grazie alla passione dell’ormai attempato chitarrista (penso coetaneo di questo recensore) Ángel Gutiérrez, che ha finalmente coronato il suo sogno mettendosi a comporre musica. E bisogna dire che è anche estremamente prolifico, dato che questo “Renacer” è già il terzo album della band in soli tre anni di attività (il quarto se contiamo la versione cantata in inglese del debut), a cui si sono anche aggiunti un’EP ed una lunga serie di singoli. Il full-length, dotato di piacevole artwork, è composto da ben 13 canzoni, per la durata totale di quasi 55 minuti; il songwriting, quindi, non è eccessivo ma abbastanza conciso, con canzoni che non sono mai troppo lunghe. Piuttosto, una considerazione la trovo doverosa: questo trend di realizzare album di così tante canzoni non la ritengo la scelta migliore; d’accordo che non siamo più negli anni ‘70/’80 in cui si registrava su dei nastri e non si poteva andare oltre alla loro durata (mitico il caso di “Smoke on the water” dei Deep Purple che fu improvvisata in pochi istanti, semplicemente per riempire il nastro!), però ogni tanto magari si possono tenere delle canzoni meno ispirate come scorta per eventuali altre pubblicazioni di secondo piano. Mi riferisco, ad esempio, nel caso di questo disco a “Grita al cielo” che, oltre ad essere la canzone più lunga, è anche quella meno convincente e quasi noiosa per il ritmo monotono e lento che la contraddistingue. Fortunatamente si tratta, in questo caso, solo di un paio di episodi (l’altro è il lento conclusivo “Eterna oscuridad”) che non inficiano il resto del lavoro, ma non sempre va così bene! Cosa suonano i Nurcry? Il loro sound è assimilabile parecchio ai primi quattro dischi dei Tierra Santa (i migliori, per capirci!), sia per il riffing delle chitarre (che nei Nurcry sono addirittura tre), che per il ritmo frizzante della batteria, ma anche per una certa somiglianza nello stile canoro tra Kike Fuentes ed il mitico Ángel San Juan. Diciamo che se i Tierra Santa avessero suonato a questa maniera e con questa ispirazione negli ultimi 20 anni, non sarebbero caduti in basso come invece è successo! Come dicevamo, canzoni valide in questo album ce ne sono parecchie, dal singolo “Galileo” che in alcuni passaggi fa pensare addirittura ai Queen, alla successiva “7 brujas” il cui attacco ricorda tanto gli Iron Maiden, oppure l’infuocata accoppiata iniziale “Indómito” e “Niño invisible”, fino alla bonus track “Cuestión de rock n roll” che non merita assolutamente questo ruolo secondario; se comunque vi piacciono questo tipo di sonorità ed il cantato in spagnolo, qui avrete solo l’imbarazzo della scelta. Migliorabile, infine, la produzione che ho trovato un po’ “cupa” (ma potrebbe anche dipendere dalla qualità non eccelsa dei files avuti a disposizione…). Non conoscevo questi Nurcry, ma devo dire che “Renacer” è sicuramente un gran bell’album ed un ottimo modo per approcciarsi ad un gruppo di così recente formazione; adesso sono davvero curioso di ascoltare gli altri dischi di questi spagnoli….

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