TRACKLIST:
1. Where did we go wrong
2. Pick up the ashes = LISTEN =
3. Dreams = LISTEN =
Formazione:
Vince Santonastaso - Voce
Bryan Stiver – Chitarra
Mike Ditizio - Chitarra
Ken Rothrock – Batteria
Kevin O'Reilly - Basso
TRACKLIST:
1. Where did we go wrong
2. Pick up the ashes = LISTEN =
3. Dreams = LISTEN =
Formazione:
Vince Santonastaso - Voce
Bryan Stiver – Chitarra
Mike Ditizio - Chitarra
Ken Rothrock – Batteria
Kevin O'Reilly - Basso
Presentati come un gruppo adatto a fans di Anthrax, Overkill e Megadeth, mi aspettavo dagli statunitensi Symetria un bel thrash tosto, tra Bay-Area ed East coast, ma invece non ho trovato nulla di tutto questo nell’EP “Where did we go wrong”, in cui ho potuto ascoltare un heavy metal dal taglio moderno e null’altro. Avevo già conosciuto la band all’epoca del proprio debut album omonimo del 2017 non rimanendone particolarmente colpito, ero quindi curioso di scoprire cosa fosse successo in questi 7 anni e quali cambiamenti (oltre al fatto che l’unico membro fondatore era rimasto il vocalist Vince Santonastaso, dopo l’uscita del chitarrista Kevin Cust) ci fossero stati per una presentazione del genere. Di fatto l’unica cosa che è cambiata è l’approccio meno vintage rispetto al passato; direi anzi che questa svolta modern forse può anche essere vincente e sicuramente più al passo coi tempi. La voce grezza e sporca di Vince, infatti, meglio si adatta a queste sonorità poco melodiche e molto aggressive; certo, si potrebbe ancora disquisire sulla mancanza di versatilità e di espressività del leader, ma si era già detto nella precedente recensione che non ci troviamo davanti ad uno dei migliori cantanti metal in circolazione, anche se obiettivamente bisogna riconoscere che c’è molto di peggio in giro. Per il resto, i musicisti che fanno parte del gruppo sono tutti personaggi navigati (hanno militato in vari gruppi underground) e non più giovani di belle speranze, quindi si tratta di gente che sa suonare come si deve ed il sound ne trova giovamento. L’energia di questi tre pezzi è evidente, così come la rabbia che ci mette il singer nell’urlare dal primo all’ultimo momento. Ho ascoltato e riascoltato diverse volte questo EP (del resto dura nemmeno 14 minuti), ma purtroppo non ho trovato mai niente che mi abbia fatto impazzire, forse anche per via del fatto che non amo particolarmente queste sonorità modern. Tralasciando, quindi, i suddetti paragoni del tutto campati in aria, c’è da dire che questo “Where did we go wrong” è un EP onesto che non potrà permettere ai Symetria di uscire dall’underground, ma in grado di strappare una risicata sufficienza.