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I Tungsten sembrano aver finalmente trovato la giusta formula per mettere insieme tutti gli ingredienti del proprio sound I Tungsten sembrano aver finalmente trovato la giusta formula per mettere insieme tutti gli ingredienti del proprio sound

I Tungsten sembrano aver finalmente trovato la giusta formula per mettere insieme tutti gli ingredienti del proprio sound

recensioni

gruppo
titolo
The Grand Inferno
etichetta
Reigning Phoenix Music
Anno

Tracklist:

1. Anger

2. Blood Of The Kings

3. Lullaby = OFFICIAL VIDEO =

4. The Grand Inferno = OFFICIAL VIDEO =

5. Falling Apart

6. Walborg = OFFICIAL VIDEO =

7. Vantablack = OFFICIAL VIDEO =

8. Me, Myself, My Enemy

9. Chaos

10. Sound Of A Violin

11. Angel Eyes

 

Line-up:

Anders Johansson - Batteria

Karl Johansson - Basso, Tastiere, Cori

Nick Johansson - Chitarre, Cori

Michael Andersson - Voce

 

opinioni autore

 
I Tungsten sembrano aver finalmente trovato la giusta formula per mettere insieme tutti gli ingredienti del proprio sound 2024-11-17 18:33:53 Virgilio
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Virgilio    17 Novembre, 2024
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I Tungsten sono una band fondata dal celebre batterista Anders Johansson (ex Hammerfall, Malmsteen's Rising Force, ecc.), insieme ai figli Karl (basso e tastiere) e Nick (chitarra) e al cantante Mike Andersson (ex Cloudscape). Li avevamo lasciati un paio di anni fa con l'album "Bliss", un disco nel quale ancora la formazione svedese presentava un sound molto eterogeneo, dove si riscontravano molte cose interessanti, ma che ci lasciava l'impressione che la band non avesse ancora trovato la giusta quadra. Dobbiamo arrivare a questo quarto full-length, intitolato "The Grand Inferno", per constatare come, invece, il quartetto svedese abbia finalmente compiuto un effettivo salto di qualità. Innanzitutto, con riguardo al sound, rimangono presenti diversi elementi, ma vengono adesso molto meglio amalgamati in uno stile senz'altro più definito: fondamentalmente possiamo descriverlo come un metal melodico, dove vengono inseriti (in alcuni brani piuttosto che in altri) elementi power, industrial, sonorità elettroniche (meno invasive rispetto al passato), con accenni folk (in misura sensibilmente ridotta rispetto al precedente album), con il ricorso a qualche orchestrazione e a sporadici inserti vocali in growl. In linea di massima, diciamo che c'è un certo equilibrio tra sonorità classiche e altre più moderne, con risultati apprezzabili. Anche a livello di songwriting, la tracklist è davvero ricca di diverse belle canzoni, tra le quali emerge "Lullaby", caratterizzata da un refrain che suona quasi come una nenia malefica, tra ritmiche molto scandite e sonorità moderne. Sono però diversi i brani che meritano di essere menzionati e d'altronde la tracklist parte bene con due pezzi come "Anger" e "Blood Of The Kings", ma non sono da meno la titletrack, "Walborg" o i pezzi finali come "Chaos", la malinconica "Sound Of A Violin" e "Angel Eyes", caratterizzati il più delle volte da refrain accattivanti, cantati a più voci, che suonano un po' come cori da stadio da cantare a squarciagola. Per contro, una traccia come "Vantablack" è alquanto particolare, però è troppo orientata su sonorità elettroniche e ritmiche ossessive e perciò in tutta sincerità non ci ha in realtà entusiasmati. In generale, comunque, ci sono voluti un po' di tentativi (dovuti al fatto che la band è andata forse un po' di corsa, se consideriamo che questo è il quarto album in cinque anni), ma sembra che adesso i Tungsten abbiano trovato la giusta formula per mescolare tutti i diversi ingredienti del proprio sound, unendo la grandissima esperienza e l'importantissimo background di Anders alla maggiore freschezza che possono apportare Karl e Nick, con il contributo di un ottimo cantante come Andersson, per cui "The Grand Inferno" è un album parecchio gradevole, ma riteniamo che adesso, essendo ormai stata tracciata la giusta direzione, il meglio dovrà ancora venire.

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