TRACKLIST:
1. Fall in line
2. Cry of the damned
3. She cries
4. Gates of twilight
5. Rhythm of desire
6. Stormchild
7. Liar in love
8. Wings of steel
Formazione:
Parker Halub - Chitarra
Leo Unnermark - Voce
TRACKLIST:
1. Fall in line
2. Cry of the damned
3. She cries
4. Gates of twilight
5. Rhythm of desire
6. Stormchild
7. Liar in love
8. Wings of steel
Formazione:
Parker Halub - Chitarra
Leo Unnermark - Voce
Solitamente un live album esce dopo aver pubblicato qualche album da studio con un po’ di canzoni tra cui scegliere, invece gli americani Wings of Steel hanno deciso di autoprodursene uno, intitolato “Live in France”, praticamente all’inizio della propria carriera (la band è attiva da pochi anni), con solo un LP ed un EP alle spalle. Oltre al duo che costituisce la line-up ufficiale della band, si sa solo che tale Marcel Binder si è occupato della batteria, mentre la restante parte dei session-men non è stata resa nota (sia per il basso che per la seconda chitarra). Il disco è stato registrato al Le Splendid di Lille il 17 maggio 2024, ha il classico artwork della band con i due Pegaso in primo piano (ormai vere e proprie mascotte del gruppo) ed è composto da 8 tracce per una durata totale di poco inferiore ai 40 minuti. Non avendo da scegliere tra molti dischi, la scaletta è stata maggiormente incentrata sull’unico full-length (“Gates of twilight” del 2023) con le prime 4 tracce e la settima; dall’EP d’esordio (“Wings of steel” del 2022) invece troviamo le tracce 5 e 6 oltre alla conclusiva. Per chi non conoscesse questo gruppo (come il sottoscritto prima di questo live album), si sappia che suona un piacevole heavy metal, alquanto old-school, con qualche digressione nel melodic power; tutto molto orecchiabile quindi e ricco di melodia, con la voce del buon Leo Unnermark che cerca sempre di raggiungere (spesso con successo) le note più alte del pentagramma, mettendo in evidenza una non indifferente potenza. Personalmente ho apprezzato maggiormente “Cry of the damned” e “Gates of twilight”, anche per via della presenza di piacevoli parti soliste di chitarra e basso; forse avrei puntato più sul ritmo ed avrei evitato di piazzare in scaletta ben due ballads (“She cries” e “Liar in love”) ma, come detto, non avendo da scegliere su tanto materiale, evidentemente non c’era molto altro da inserire. Si tratta comunque di un disco di breve durata, piacevole da ascoltare e che può permettere di scoprire questi Wings of Steel, gruppo dotato sicuramente di buone potenzialità. Vedremo cosa riserverà loro il futuro dopo questo “Live in France”, magari con una line-up completa…
P.S. Come comunicato dalla stessa band, nel live hanno suonato anche Stefan Bailet (chitarra ritmica) e Mathieu Trobec (basso).