TRACKLIST:
1. Bite the blade
2. Death stare
3. Cry of the wolf
4. On fire
5. I’ll destroy you
6. Kill ‘em all
7. Allegiance to none
8. Tomorrow
Formazione:
Jo Steel - basso
Cara McCutchen - voce
Jeff - chitarra
Alex Rossi - batteria
TRACKLIST:
1. Bite the blade
2. Death stare
3. Cry of the wolf
4. On fire
5. I’ll destroy you
6. Kill ‘em all
7. Allegiance to none
8. Tomorrow
Formazione:
Jo Steel - basso
Cara McCutchen - voce
Jeff - chitarra
Alex Rossi - batteria
Gli On Fire iniziano la loro storia nel 2022 dall’idea del bassista Jo Steel (attivo in tantissime bands dell’underground canadese) che mise in rete immagini di gruppi giapponesi degli anni ‘80 accompagnate dal messaggio, “Cerco di attivare una band che sembri come queste”, attirando subito l’attenzione dell’esperta cantante Cara McCutchen (anch’ella attiva in vari gruppi canadesi, tra cui i Mortillery). Dopo alcuni cambi di formazione, il chitarrista Jeff Black ed il nostro connazionale Alex Rossi (batterista attivo tra vari gruppi toscani) arrivarono a completare il gruppo. Nel 2024 è stato quindi registrato questo debut album, intitolato “Bite the blade”, uscito in questi giorni di inizio 2025 per la label tedesca Witches Brew; l’album, dotato di artwork tra i più brutti visti di recente (forse ispirato da una brutta copia di “In the sign of evil” dei Sodom), è composto da 8 tracce per la durata di appena 32 minuti totali, segno che i pezzi sono brevi e concisi. Del resto, dato che la band suona speed metal, non è necessario che il songwriting si dilunghi troppo. I vari pezzi scorrono veloci, con il nostro Alex Rossi che impone ritmi frizzanti come ogni buon batterista di speed metal dovrebbe sempre fare; la chitarra è strumento protagonista, con il basso del leader che pulsa a dovere e si lascia apprezzare spesso, anche grazie ad una registrazione ben fatta (particolare non così comune tra i gruppi che si ispirano a simili sonorità old-style). C’è poi la voce della singer che è bella aggressiva ed arrabbiata e, pur non avendo un’ugola cristallina, si sposa perfettamente con il sound tosto e ricco di energia della band. Ascoltare e riascoltare questo disco è stato quindi piacevole, a patto però di essere fan di questo particolare genere musicale e di non andare a cercare originalità ed innovazione laddove non ce ne potrebbero essere per ovvie ragioni (basti pensare al messaggio con cui è nata la band, per comprenderlo!). Se quindi vi piace lo speed metal come si suonava tanti anni fa, nell’epoca d’oro di questo genere musicale, sappiate che questo “Bite the blade” degli On Fire potrebbe sicuramente fare al caso vostro; in caso contrario, meglio investire il proprio tempo e la propria pecunia altrove.