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Black Sun, un'altra band di talento dalla Grecia Black Sun, un'altra band di talento dalla Grecia Hot

Black Sun, un'altra band di talento dalla Grecia

recensioni

gruppo
titolo
“Karma somnium”
etichetta
Autoproduzione
Anno

 

TRACKLIST:

1.    Karma somnium

2.    Last chapter

3.    Mirror

4.    Warrior’s fate

5.    Tearing me apart

6.    You are me

7.    Forever lost

8.    Till the end (LYRIC VIDEO) 

9.    Light remains

 

 

Formazione:

Manos Xanthakis - Voce

Vasillis Veliopoulos - Chitarra, cori

Minas Papadopoulos - Chitarra

Nick Koulelis - Basso

Thomas Chalanoulis - Batteria

Angelos Gerogiannis - Tastiere

 

opinioni autore

 
Black Sun, un'altra band di talento dalla Grecia 2025-02-15 12:04:58 Ninni Cangiano
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    15 Febbraio, 2025
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Credo che nel mondo metal vi siano alcune parole estremamente ricorrenti nei nomi delle bands, penso a vocaboli come “death”, “dark”, “dragon”, “steel” e “black”… Proprio quest’ultima parola è nel nome di questo gruppo greco, chiamato Black Sun (da non confondere con gli omonimi power metallers ecuadoregni), attivo sin dal lontano 1993 (con diversi intervalli nel corso del tempo), ma con alle spalle solo un sacco di demo, un EP nel 2015 ed il debut album “Seed of hate” nel 2019, prima di questo “Karma somnium”, autoprodotto nei primi giorni di quest’anno. Il full-length è composto da 9 tracce (tra cui l’immancabile inutilissima intro, che comunque è meno peggio di altre), per una durata totale di quasi ¾ d’ora, ha un artwork con disegno blu e nero che non dispiace per niente e vede la partecipazione di alcuni ospiti (Nikos Michalas, Vassileia Kalitsi e Anastasia Panagiotopoulou). Il genere suonato dal gruppo ateniese è un heavy/power ricco di melodia, con qualche digressione nel prog, soprattutto quando il ritmo cala; strumento protagonista, assieme alle due chitarre, è un basso da brividi, suonato ottimamente da Nick Koulelis che dona atmosfera e spessore al sound della band. Avrei preferito maggior ritmo dalla batteria di Thomas Chalanoulis che, comunque, fa un egregio lavoro con la doppia-cassa. C’è poi la voce squillante ed espressiva dell’ottimo singer Manos Xanthakis, vero asso nella manica della band che, con la sua prestazione, contribuisce alla buona riuscita dei vari brani (notevole nella ballad per piano e voce “You are me”, a cui solo nella parte finale si aggiungono gli altri strumenti). Alcuni pezzi soffrono di un minutaggio leggermente eccesivo (specie nella parte centrale della tracklist), ma si tratta di piccoli dettagli che non inficiano più di tanto, non rischiano di annoiare, ma rendono solo leggermente poco scorrevole e meno easy-listening il tutto. I vari ascolti dati a questo “Karma somnium” sono stati sempre comunque gradevoli e, se amate certe sonorità, è indubbio che potrete apprezzare; teniamo d’occhio i Black Sun perché hanno talento e sono certo che potranno fare ancora meglio di così in futuro, con la speranza che qualche attenta label si accorga di loro e non restino ancora costretti all’autoproduzione.

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