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A Tear Beyond, una crescita artistica con "Afterthought" A Tear Beyond, una crescita artistica con "Afterthought" Hot

A Tear Beyond, una crescita artistica con "Afterthought"

recensioni

titolo
Afterthought
etichetta
Autoproduzione
Anno

 

TRACKLIST:

1. Reflection (Intro)

2. A Sad Old Story (Her Love) =Lyric video

3. Unravel (His Confusion) =Lyric video=

4. End this Farce (The Fight)

5. Deliverance (Forgiveness Saga Pt. III)

6. Lullaby for my Grave (2025 Ed.)

7. Congedo + Genesi

 

Formazione:

Claude Arcano - Voce

Ian Vespro - Chitarre

Undesc Grotesque - Chitarre

Cance - Basso

Phil - Tastiere e Orchestra

Skano - Batteria

 

opinioni autore

 
A Tear Beyond, una crescita artistica con "Afterthought" 2025-05-31 13:36:05 Valeria Campagnale
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Valeria Campagnale    31 Mag, 2025
Ultimo aggiornamento: 02 Giugno, 2025
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Dopo una pausa di ben sette anni, che ha lasciato i loro numerosi fans in trepidante attesa, fanno il loro ritorno sulla scena musicale gli italiani A Tear Beyond con il loro atteso quarto album. Questa formazione, da tempo votata a una concezione artistica che trascende i semplici confini del concerto rock per abbracciare una marcata teatralità, sia nelle esecuzioni musicali che nella presenza scenica, si è evoluta in una vera e propria rock opera band. Il loro sound distintivo affonda le radici in un crogiolo di generi che spaziano dal metal più intenso al gotico dalle atmosfere cupe, innervandosi di pulsazioni elettroniche e di ritmiche industrial che conferiscono un’aura apocalittica alla loro proposta sonora.
A guidare questo universo sonoro eclettico troviamo un vocalist di straordinaria versatilità, capace di spaziare con disinvoltura da uno stile di canto profondo e denso di oscurità a un growl feroce e aggressivo, in grado di scuotere l’ascoltatore fin nel profondo. Il cuore pulsante di questo nuovo lavoro è un concept ambizioso incentrato sull’amore, un tema universale che si ricollega idealmente a due precedenti brani della band, quasi a sottolineare come questo sentimento primordiale, in fin dei conti, sia il vero protagonista della vita, in tutte le sue sfaccettature.
L’amore viene esplorato in questo album in tutta la sua complessità, mettendo in luce non solo la sua forza creatrice, ma anche le profonde sofferenze che è capace di scatenare e generare. Un amore che può condannare senza appello, che ha il potere di distruggere legami e certezze, che talvolta si insinua come un veleno nell’anima. Ma, al contempo, un amore che possiede la capacità di salvare da abissi oscuri e di offrire una via di redenzione.
L’ascolto si apre con la tuonante e provocatoria “A Sad Old Story (Her Love)”, un brano che avvolge l’ascoltatore in un vortice sonoro dal quale è facile perdersi, quasi in una discesa graduale verso le lande desolate della più intima disperazione, magistralmente rappresentata dalla successiva “Unravel (His Confusion)”. L’energia deflagra in tutta la sua potenza con “End This Farce (The Fight)”, un’esplosione sonora caratterizzata da marcati accenti industrial che conferiscono al pezzo una forza tellurica. In questo brano spicca anche la preziosa partecipazione del soprano Sara ‘Yuna’ Gramola (nota per i suoi contributi in Last Will e Arcana Opera), la cui voce eterea e potente aggiunge un ulteriore livello di profondità all’insieme.
Il percorso emotivo dell’album prosegue con “Deliverance (Forgiveness Saga Pt. III)”, un brano in cui rabbia e violenza si alternano a momenti di inaspettata delicatezza e profonda riflessione. Un elemento di particolare interesse è rappresentato dalla intensa rilettura in chiave 2025 di “Lullaby For My Grave”, un brano originariamente contenuto in “Beyond”, il primo disco della band veneta. Questa nuova versione si conferma come un vero e proprio atto teatrale in musica, capace di affiancare con una qualità superlativa la voce clean del frontman, il suo growl gutturale e le cristalline note del soprano.
Il sipario su questo intenso viaggio emotivo cala con un’inattesa deviazione dall’ambito strettamente musicale. Il brano conclusivo, intitolato “Congedo+Genesi”, abbandona il canto per lasciare spazio alla recitazione dell’epilogo di questa struggente storia d’amore e di dolore. A dare voce a queste parole conclusive è il talento di Christian Iansante, celebre doppiatore e attore italiano, noto al grande pubblico anche per essere la voce di Bradley Cooper.
Nel suo complesso, “Afterthought” si rivela un album penetrante, un lavoro che richiede e merita ascolti ripetuti per svelare appieno la ricchezza dei suoi strati sonori e narrativi. Ad ogni nuova riproduzione emergono piccoli e sublimi dettagli poetici, si percepiscono con maggiore intensità le immense sferzate heavy, si materializzano le apocalittiche visioni industrial e si apprezzano appieno i sublimi richiami melodici che impreziosiscono l’insieme. Con questo nuovo lavoro, gli A Tear Beyond dimostrano una crescita artistica, inaugurando un nuovo e promettente capitolo della loro storia musicale, mettendo in mostra un gusto creativo di forte impatto, un' ottima capacità tecnica anche negli arrangiamenti.

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