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Dall'Ungheria il settimo album dei folk-metallers Dalriada Dall'Ungheria il settimo album dei folk-metallers Dalriada Hot

Dall'Ungheria il settimo album dei folk-metallers Dalriada

recensioni

gruppo
titolo
“Napisten Hava”
etichetta
Nail Records
Anno

 

Tracklist:

1. Intro (Egr esárdás Csikbòl)

2. A Dudás

3. Tunderkert

4. Napom, Fényes Napom

5. Napisten Hava

6. Julianus Ùtja

7. Puszta Főld

8. Hunyadi és Kapisztràn Nándorfehérvári Diadaláròl (Saltarello)

9. Hìrhozò

10. Borivòk Éneke

11. A Juhászlegény Balladája

12. Outro (Lassù magyaros Gyimesbòl)

 

 

Line-Up:

Laura Binder – vocals

András Ficzek – vocals, guitars

Mátyás Németh-Szabó – guitars

István Molnár – bass

Barnabás Ungár – keyboards, backing vocals, harsh vocals

Tadeusz Rieckmann – drums, harsh vocals, backing vocals

Attila Fajkusz – violin, tambourine, backing vocals

Ernő Szőke – doublebass

Gergely Szőke – viola, lute, acoustic guitars

opinioni autore

 
Dall'Ungheria il settimo album dei folk-metallers Dalriada 2013-12-19 09:05:29 Ninni Cangiano
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    19 Dicembre, 2013
Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 2013
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Dopo l’ottimo “Igéret” del 2011, recensito all’epoca di powermetal.it, non avevo più avuto alcuna notizia del folk-metallers ungheresi Dalriada, così sono andato a cercare qualcosa in rete ed ho scoperto che la band non era più sotto contratto con la AFM Records ma con tale Nail Records, mediante la quale aveva inciso un nuovo disco intitolato “Napisten Hava”, il settimo della loro ormai lunga carriera. E’ stato così che, mediante lo shop del sito della band, sono riuscito a procurarmi un esemplare in digipack dell’album. Diciamo che, se avete apprezzato il precedente disco di questo gruppo, anche questo nuovo lavoro non vi lascerà indifferenti; di conseguenza, se siete amanti di band come Folkstone o Saltatio Mortis o, in genere, di quel folk metal con tinte power, la proposta musicale dei Dalriada farà sicuramente al caso vostro! Oltretutto, il particolare dell’utilizzo della doppia voce maschile/femminile, con András Ficzek e Laura Binder, a cui si aggiunge anche l’harsh di Barnabás Ungár e Tadeusz Rieckmann (a dir la verità, alquanto sporadico), è sicuramente un’arma in più per i Dalriada, al fine di differenziare leggermente il loro sound dalle tante altre bands che operano in questo specifico settore musicale. “Napisten Hava” è composto da 10 pezzi, più le classiche, quanto inutili, intro ed outro; si tratta di brani tutti molto orecchiabili, come obbligatorio in questo genere musicale, e sicuramente coinvolgenti e trascinanti; ho trovato, infatti, difficile non alzare il volume a palla e mettermi a saltellare dietro le note della loro musica! Provate ad ascoltare, a titolo esemplificativo, la frizzantissima “Borivòk Éneke” e poi vediamo chi tra voi è riuscito a rimanere fermo. Tutti i pezzi sono comunque all’incirca allo stesso livello qualitativo e non ho notato durante i vari ascolti alcun calo particolare, né tanto meno fillers di alcun genere. Potrei citarvi, tra le altre canzoni che mi sono piaciute particolarmente, l’allegra “A Dudás” (scelta per un video che fa parte del cd), la trascinante “Tunderkert” in cui si sente un ottimo lavoro del batterista Tadeusz Rieckmann, come anche la title-track “Napisten hava”, ricca di cori da urlare tutti assieme dal vivo. Se proprio volessimo trovare un difetto ai pezzi dei Dalriada, potrebbe essere individuabile nella lunghezza a volte eccessiva (praticamente tutti i pezzi si assestano tra i 5 ed i 6 minuti di durata), ma è un particolare che, almeno a me, sempre attento a certi dettagli, non ha disturbato in maniera evidente. Se, quindi, siete appassionati del folk-power, ma credo anche del genere più vicino al viking, dovete spostare le vostre attenzioni anche su questi ungheresi Dalriada e sul loro nuovo album “Napisten Hava”, non ne rimarrete delusi!

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