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Un'opera d'arte in musica per l'album dei Rhapsody di Luca Turilli Un'opera d'arte in musica per l'album dei Rhapsody di Luca Turilli Hot

Un'opera d'arte in musica per l'album dei Rhapsody di Luca Turilli

recensioni

titolo
Ascending to infinity
etichetta
Nuclear Blast/Audioglobe
Anno

 

Tracklist:

 

1) Quantum X

2) Ascending to infinity

3) Dante's inferno

4) Excalibur

5) Tormento e passione

6) Dark fate of Atlantis

7) Luna

8) Clash of the Titans

9) Of Michael the archangel and Lucifers fall

opinioni autore

Voto medio dell'autore: 2 user(s)

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4.0  (2)

 
Un'opera d'arte in musica per l'album dei Rhapsody di Luca Turilli 2012-06-24 10:15:27 Andrea De Lunardi
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Andrea De Lunardi    24 Giugno, 2012
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Un'opera d'arte in musica per l'album dei Rhapsody di Luca Turilli 2012-06-18 21:15:51 Ninni Cangiano
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    18 Giugno, 2012
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Dopo il ben noto split tra Luca Turilli ed Alex Staropoli, ero curiosissimo di ascoltare questo nuovo album “Ascending to infinity”! Ero anche estremamente curioso di scoprire come Alessandro Conti, già noto come ottimo cantante dei Trick or Treat, si fosse integrato nei Rhapsody di Luca Turilli. Già il singolo “Dark fate of Atlantis” mi aveva fatto presagire di potermi trovare dinnanzi ad un capolavoro; quando ho ascoltato per la prima volta gli 8 pezzi (più la splendida ouverture “Quantum X”) sono rimasto letteralmente basito: questo disco è ancora meglio di quanto mi aspettassi e rasenta la perfezione! Alessandro Conti è poi letteralmente straordinario, non ho mai sentito un vocalist nel mondo metal cantare in questa maniera sublime! Come lo stesso Alessandro ci rivelerà nell’intervista, Luca Turilli gli ha confezionato addosso i brani dell’album, studiandoli per far rendere al meglio le sue straordinarie doti vocali ed il risultato è sotto gli occhi (anzi, sarebbe meglio dire “nelle orecchie”) di tutti. Lo stile musicale dei Luca Turilli’s Rhapsody rimane quel maestoso metal sinfonico che da sempre contraddistingue la carriera del talentuoso chitarrista triestino, ma questa volta credo che ci troviamo a commentare un’opera incredibile, un amalgama musicale pressoché unico per perfezione, eleganza, stile, genialità, energia, tecnica e classe. “Ascending to infinity” è semplicemente trascinante con il suo ritmo incalzante e con Alessandro Conti che raggiunge note degne di un tenore di scuola lirica (del resto gli studi fatti hanno una grande importanza!); geniali poi le parti cantate in italiano. “Dante’s inferno” si presenta maestosa, ricca di cori lirici (anche qua in italiano) che, a volte, ricordano i canti gregoriani e parti soliste da brividi. Segue “Excalibur”, 8 minuti a spiegare ai posteri cosa significa “metal sinfonico”! Aperta in stile medievaleggiante, con parti cantate eccezionali (anche qui passaggi nella nostra lingua), cori lirici, parti strumentali tecnicissime, insomma qualcosa da ascoltare in religioso silenzio ed adorazione. “Tormento e passione” è la mia preferita, cantata in italiano in maniera sublime, con duetti eccellenti tra Alessandro Conti (che mette in mostra tutta la sua potenza vocale) ed una voce femminile da brividi, parti strumentali incredibili ed un ritmo incalzante che non può non conquistare subito! “Dark fate of Atlantis”, come detto, è stata scelta per un singolo, con relativo video; si tratta di un altro pezzo incredibile, ricco di energia e ritmo con ancora una prestazione del singer da ascoltare. Arriva il turno di “Luna”, pezzo estremamente particolare, si tratta di una cover di Safina (un tenore molto più famoso all’estero che non in Italia, con all’attivo anche una partecipazione a Sanremo) che originariamente non ha nulla a che vedere con il mondo metal ma che, in questa versione, Turilli ha irrobustito a dovere, tanto che non sfigura in mezzo alle altre e convince pienamente. “Clash of the Titans” ci riporta su lidi più metallici, con un altro brano dalla ritmica molto trascinante, nel classico stile dei vecchi Rhapsody, quelli dei primi albums per capirci. Si chiude con “Of Michael the archangel and Lucifers fall”, suite di 16 minuti, impegnativa all’ascolto per la “tanta roba” che porta in sé, le tante atmosfere, le solenni parti strumentali, insomma un altro pezzo che mi sono trovato ad ascoltare stranito per la meraviglia. La copertina di Felipe Machado Franco è splendida, così come qualitativamente perfetta è la registrazione, particolare imprescindibile in questo genere musicale. Un disco, questo “Ascending to infinity”, semplicemente mostruoso, perfetto, che non può non conquistare tutti coloro che ritengono di ascoltare musica metal con la “M” maiuscola... forse il miglior album che mi sia mai capitato di avere!

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