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Ancillotti: una famiglia, e un amico, a tutto Hard and Heavy Ancillotti: una famiglia, e un amico,  a tutto Hard and Heavy Hot

Ancillotti: una famiglia, e un amico,  a tutto Hard and Heavy

recensioni

titolo
“The Chain Goes On”
etichetta
Pure Steel Records
Anno

 

1.   Bang Your Head

 

2.   Cyberland

 

3.   Victims Of  The Future

 

4.   Monkey

 

5.   Legacy Of Rock

 

6.   Liar

 

7.   I Don’t Wanna Know

 

8.   Devil Inside

 

9.   Warrior

 

10.  Sunrise

11. Living For The Night Time (Bonus Track)

opinioni autore

 
Ancillotti: una famiglia, e un amico, a tutto Hard and Heavy 2014-02-28 10:23:10 Corrado Franceschini
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Corrado Franceschini    28 Febbraio, 2014
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Dopo il mio dettagliato resoconto sulla sessione di ascolto del Cd “The Chain Goes On” svoltasi il 25-01-2014 ai Tartini 5 Studios di Parma (lo trovate nella sezione live reports) non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione per una recensione più accurata. Credo che tutti voi abbiate famigliarità con il cognome Ancillotti ma vi ricordo comunque che in questa band militano Daniele “Bud” (vc), suo fratello Sandro “Bid” (bs), il figlio di Bud Brian (bt),e l’amico fraterno Luciano “Ciano” Toscani (ch). Proprio Ciano si è accollato un lavoro enorme scrivendo la musica di tutte le canzoni ad eccezione di “Victims Of The Future” di Bud e “Devil Inside” di Brian. Siamo di fronte ad un Cd di puro Hard and Heavy che, se da un lato può essere considerato un classico e, quindi, scevro da chi sa quali novità, dall’altro e proprio in virtù di questo fatto poggia per lo più su riffs taglienti e coinvolgenti con molti dei ritornelli creati apposta per essere cantati e/o per rimanere in testa sin dal primo ascolto. Ottima la produzione di Fausto Tinello che, con puntigliosità, ha saputo tirar fuori il meglio da questi navigati Rockers. Un poco meno accurato, a mio avviso, il lavoro al banco del mixer e nel mastering (opera di Antonello Saviozzi) ma, vi ricordo, Ciano ha suonato due o anche tre chitarre e la voce di Bud, registrata con una tecnica “doppiata”, è stata fatta in una altro studio quindi il tutto non deve essere stato semplicissimo. Come ho detto in sede di report dall’ascolto dei brani emerge il netto miglioramento di Bud nella pronuncia dell’inglese nei testi tradotti da James Hogg. Mi piace anche rimarcare la potenza di Brian che, con la sua età ed energia, ha messo il suo drumming combattivo al servizio dei più maturi compagni di corsa tirando loro la volata. Passando ai brani “Bang Your Head” è il classico Heavy d’assalto palla avanti e pedalare con un solo stile Saxon. “Cyberland” è un mid tempo che pian piano prende quota fino ad arrivare al solo insediato su una base dal suono del passo di un Mammuth. “Victims Of The Future” si pone tra Ronnie James Dio e l’ Ace Frehley di “Rock Soldiers”. “Monkey”, con un testo che riguarda la droga, è tanto scatenata quanto ossessiva con un solo di chitarra violento. “Legacy Of Rock” con la sua maestosa intro sta benissimo sia messa all’inizio che alla fine di un concerto e, neanche a dirlo, è un inno alla fratellanza e alla libertà nel nome della nostra musica. “Liar” è un altro piccolo gioiello: impossibile non gridare il titolo/refrain a squarciagola. Lo spettro degli AC/DC si materializza su “I Don’t Wanna Know” per poi lasciare spazio ad un ritmo pieno di melodia, ma non lento, arricchito da un solo a scale in crescendo. Motley Crue e Dokken sono i binari sui quali scorre “Devil Inside” ed il locomotore ci traina fino ad un refrain da cantare con i pugni al cielo. “Sunrise” gioca una carta diversa dalle solite dato che gode dell’arrangiamento orchestrale di Simone Manuli che la ha “avvolta” con parti di archi. Anche questa volta non siamo di fronte al tipico pezzo lento ma, piuttosto, ad un brano che va di melodia e cadenze Hard. “Living For The Night Time”, aggiunta come bonus track, sfodera l’ennesimo riff tutto Power & Heavy votato a stamparsi nel vostro cervello per poi non uscirne più. Molto spesso la Pure Steel Records ci ha abituato ad uscite non proprio esaltanti. Ci volevano gli Ancillotti per invertire questo trend con un prodotto valido e competitivo a livello estero.
Nota: “The Chain Goes On” esce anche in versione LP edito da Jolly Roger Records su licenza Pure Steel Records.

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