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LAHMIA: ESORDIO DISCOGRAFICO IN STILE SVEDESE LAHMIA: ESORDIO DISCOGRAFICO IN STILE SVEDESE Hot

LAHMIA: ESORDIO DISCOGRAFICO IN STILE SVEDESE

recensioni

gruppo
titolo
Into The Abyss
etichetta
Bakerteam Records
Anno

Line Up:

Francesco Amerise: All Vocals
Flavio Gianello: Lead, rhythm and acoustic guitars
Corrado Ciaccia: Bass guitars
Alessandro Santilli: Drums

 

Tracklist:

1. Drag Me To Hell

2. Nightfall

3. Silent Through The Screming Crowd

4. The Tunnel

5. Into The Abyss

6. Glass Eyed Child

7. Grinding Dreams

8. Strenght From My Wouds

9. My Crown

10. AdbAeterno

opinioni autore

 
LAHMIA: ESORDIO DISCOGRAFICO IN STILE SVEDESE 2012-07-16 10:03:08 Michele Alluigi
voto 
 
2.5
Opinione inserita da Michele Alluigi    16 Luglio, 2012
Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 2012
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il death metal di stampo svedese sembra imperversare senza sosta come influenza tra le bands nostrane, ed i Lahmia ne sono una conferma; ciò può essere un'arma a doppio taglio: indubbiamente questi gruppi possiedono un livello tecnico notevole ma, se guardiamo il rovescio della medaglia, il marchio di fabbrica è talmente marcato che risulta difficile emergere dall'insieme.
Questo “Into The Abyss” è senz'altro un lavoro di pregevole fattura, ma forse un po' troppo scontato sul piano dell'originalità, si avvertono sicuramente gli spunti degli In Flames, band che ormai è diventata un must del death melodico scandinavo, ma la mole di bands calibrate su questo esempio è tale da rendere insentibile quel pizzico di personalità che ci fa tenere le bands stesse in considerazione.
Comunque i brani hanno un buon tiro e, come esordio discografico, i Lahmia possono senz'altro ritenersi soddisfatti, il lavoro infatti è costituito da ottimi riffs ed alternanze di melodia e sfuriate death davvero ben piazzate, immancabile l'alternanza anche di voce screaming e pulita.
Sul piano compositivo sono ottime le parti arpeggiate ed i fraseggi di chitarra, anche se il meglio il chitarrista Flavio Gianello lo dà nei solos, precisi e fantasiosi, il drumming è preciso ed impeccabile, con ottimi stacchi e passaggi inseriti su parti perfettamente lineari ed il basso si muove completamente a suo agio sui cambi di tempo.
Che dire insomma, tecnicamente parlando i Lahmia sono promossi a pieni voti ma forse la scelta dell'influenza svedese rende più difficile la varietà stilistica, aspettiamo comunque il secondo lavoro sperando che la personalità si faccia più visibile.

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