1. Tanz Um Dein Leben
2. Nicht Mehr
3. 24/7
4. Wir, Der Teufel Und Ich
5. Gloria
6. Schneemann 2.1 (remix)
7. Heimweg (performed by Laibach)
8. Tanz Der Motten (performed by Sun Of The Sleepless)
9. Die Augen Zu (performed by Soko Friedhof)
10. Morgenrot (performed by Neue Weltordnung)
11. Nachruf (performed by Bluter)
EWIGHEIM: 15 ANNI DI CARRIERA Hot
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Per celebrare i 15 anni di carriera, la band tedesca Ewigheim, ha deciso di uscire con un disco di undici tracce composto da cinque inediti, un remix e cinque cover di loro brani più vecchi eseguiti da band più o meno famose tra cui spiccano soprattutto i Laibach.
"Tanz Um Dein Leben" è ricca di atmosfere molto da brivido e durante l'ascolto è come se ti portasse in mezzo a una foresta avvolta nella nebbia con qualche mostro che ti insegue, tipico scenario di un film horror dei bei tempi andati.
"Nicht Mehr" è molto più elettronica, come se i Kraftwerk avessero incontrato i Rammstein e gli Ewigheim gli avessero aggiunto le atmosfere gotiche che li contraddistinguono. Personalmente preferisco il brano precedente, ma anche questo si lascia ascoltare.
"24/7" è quella che colpisce meno; è in sostanza un connubio meno ritmato delle due precedenti, invece, la successiva "Wir, Der Teufel Und Ich ", riprende atmosfere molto cupe e gotiche e, anche se è un brano abbastanza lento rispetto agli altri, risulta molto ben riuscito.
Con "Gloria", che presenta un ritmo molto più orecchiabile rispetto allo standard degli Ewigheim, si concludono gli inediti di questo disco e partiamo con il remix di "Schneemann", un brano presente nel ep del 2012 "Dürrer Mann". Non cambia molto dalla versione originale, ma è stata risistemata sia a livello di suoni che di registrazione e riadattata alla stile attuale della band. Un tentativo assolutamente riuscito e personalmente preferibile all'originale.
"Heimweg" e "Tanz Der Motten" risalgono invece all'album "Heimwege" del 2004; originariamente un brano molto lento e cupo il primo, e più elettronico e meno lento il secondo, sono stati rivisitati rispettivamente da Laibach e da Sun Of The Sleepless.
"Heimweg" è stata accorciata e resa più ritmata con l'aggiunta di strumenti e di parti elettroniche, in realtà nella sua diversità, non si discosta poi così tanto dalla versione originale.
"Tanz Der Motten" ha invece subito la trasformazione contraria: molto più lenta rispetto all'originale e con sonorità molto ambient e cupe; in questo caso preferisco la versione del 2004.
La successiva "Die Augen Zu" viene dal penultimo lavoro "Nachruf" del 2013 e in questa versione è stata privata delle atmosfere gotiche e horror che la caratterizzano, quindi viene da sè che la scelta non è stata sicuramente delle più felici.
"Morgenrot" è dell'album del 2012 "Bereue Nichts" e, già di per sè, è un brano abbastanza particolare rispetto alla maggior parte di quelli degli Ewigheim. Nonostante in questa versione sia stata tolta praticamente tutta la parte melodica e amplificata quella elettronica già presente, anche in questo caso non vi è una differenza abissale con la versione originale ma, anche in questo caso, continuo a preferire quella del 2012.
L'ultimo brano è preso sempre da "Nachruf" del 2013 e, già in origine, era un brano senza troppe pretese: carino da ascoltare e abbastanza orecchiabile e tale è rimasto anche dopo le poche modifiche apportate.
Anche con questi cinque brani nuovi gli Ewigheim si confermano come una band che segue sempre più o meno lo stesso stile, che riesce però a farsi ascoltare sempre e non risultare quasi mai noiosa. Il resto del disco prendiamola come una parentesi di omaggi da altre band al loro lavoro, ma non vi lascerà sicuramente a bocca aperta.