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Morganha: metallo interessante da Gubbio Morganha: metallo interessante da Gubbio Hot

Morganha: metallo interessante da Gubbio

recensioni

gruppo
titolo
“After Dark”
etichetta
The Unlimited Records
Anno

 

 

1.   Codebreaker

2.   Celebrating Death

3.   After Dark

4.   No Way To Escape

5.   Nightlights

6.   Blinders

7.   Ruins Of My Deams

opinioni autore

 
Morganha: metallo interessante da Gubbio 2012-08-10 07:18:19 Corrado Franceschini
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Corrado Franceschini    10 Agosto, 2012
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Gli eugubini Morganha mi hanno inviato “a sorpresa” un pacchetto con il loro Cd “After Dark” qualche mese fa. Si tratta del secondo lavoro della band che fa seguito al debutto basato su di un Rock sperimentale in lingua italiana (rilasciato anche in inglese) uscito nel 2009. Con una formazione cambiata nelle persone del chitarrista solista Tony e del bassista Dydo, gli altri componenti sono Roby Brian (vc e ch solista) e Francesco “naked” Spogli (bs), il gruppo si chiude nel 2011 nel BPA Studio di Mercatale di Cortona (AR) e registra “After Dark”. Il Cd viene definito come duro, aggressivo, melodico, scritto in lingua inglese e più maturo. Dal titolo, dalla cover, e dalla foto si potrebbe evincere che il quartetto, aiutato in studio per le parti di piano da Luigi Benedetti, sia fautore di un Dark, di un Industrial, o persino di Emo: niente di tutto ciò in realtà è presente. Siamo al cospetto di sette tracce per complessivi 33’45” che spaziano dall’ Hard all’ Heavy, dallo Speed al Rock tirato tenendo d’occhio le sonorità del Rock italiano. Il gruppo ha delle idee valide e le mette in campo con coraggio e un briciolo di spregiudicatezza dato che, molto spesso, le ritmiche “incastrate” nei brani non sono sufficientemente amalgamate in modo da dare l’idea della scorrevolezza durante l’ascolto. Buona la prestazione della chitarra solista che contribuisce ad indurire i suoni e che interviene a tempo. Meno buona la prestazione vocale dato che si sente, e parecchio, che Roby Brian sforza l’ugola per arrivare a tonalità che, per ora, gli rimangono ostiche. Valga per tutte la omonima “After Dark” dove, e lo dico come consiglio per il futuro, Brian non avrebbe dovuto “tirare a lungo” le frasi ma renderle più incisive. Così facendo avrebbe risparmiato fiato e dato l’idea di essere in grado di riuscire a tenere per tutto il brano. I momenti migliori del disco li ho trovati in canzoni quali “Celebrating Death” e “No Way To Escape” che è un semplice ma riuscito Rock duro con ritmi sincopati e velocizzazioni. Discorso a parte merita la ottima”Blinders” che sfoggia un solismo di chitarra in grande spolvero e tempi vari ben costruiti ed armonici. Da rivedere e/o sistemare totalmente brani quali “No Way To Escape” e la lenta “Ruins Of My Dreams” che dovrebbe essere la ballad strappalacrime; cosa non riuscita proprio a causa della voce. Morganha hanno iniziato a Maggio 2012 i lavori per il nuovo album e stanno finendo di scrivere le nuove canzoni. Spero che il gruppo si presenti con brani più semplici ed immediati visto che sono quelli che gli riescono meglio oppure che abbia acquisito un grado di preparazione adatto a proporre ciò che ha in mente: come detto le idee ci sono, bisogna saperle mettere in pratica.

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