1. Wo Die Tannen Thronen
2. Wagemut
3. Reiter Und Flutross
4. Wanderer Im Nebelmear
5. Komm Zurück
6. Am Grounde De Unendlichkeit
7. Wyrd
8. So Wahreit, Erkenne Mich
9. Jagnacht
10. Eroberer
11: Träumers Melodie
12. Neun Gastade Tiefer
1. Wo Die Tannen Thronen
2. Wagemut
3. Reiter Und Flutross
4. Wanderer Im Nebelmear
5. Komm Zurück
6. Am Grounde De Unendlichkeit
7. Wyrd
8. So Wahreit, Erkenne Mich
9. Jagnacht
10. Eroberer
11: Träumers Melodie
12. Neun Gastade Tiefer
I tedeschi Hel sono una band atipica, un ventennio di attività, con solo 4 album ed un Ep all’attivo, oggi senza alcuna label di supporto, perché gli Hel non vogliono sottostare alle leggi del mercato, quindi meglio pochi album dettati solo dall'ispirazione del momento. Un'ispirazione che li ha portati dal nascere come un gruppo di matrice black/viking, per passare ad un folk acustico e sognante con l’album “Tristheim”. L’esperimento di “Tristheim”, come ogni capitolo della discografia degli Hel, è rimasto a se stante, ed oggi, a 5 anni da quell’album, la band torna decisamente al metal, quello più epico e solenne, dove il punto di riferimento principale sembrano essere i Bathory. Dodici tracce che si susseguono tra aperture melodiche e dilatate, tra le quali, qua e la fa capolino nuovamente quel black degli esordi, per spezzare un andazzo che tante volte rischia di essere fin troppo soggetto alla ricerca della melodia facile. Gli stili si mischiano tra di loro, i duetti di chitarre di una “So Wahrheit, erkenne mich” si rifanno decisamente alla tradizione power, altre volte abbiamo sessioni rallentate che virano verso il doom, inserite tra stacchi acustici di matrice folk. Se vi piace l’idea, l’album degli Hel è sicuramente un buon lavoro, dal punto di vista tecnico e produttivo ineccepibile, con l’unico neo di seguire una strada qualche volta troppo melodiosa, salvata però da alcuni riff più cattivi e da alcuni screaming ben fatti e introdotti nel contesto quasi sempre al momento giusto.