Line up:
- Cëlestial Cöbra (Battery)
- Döömdogg (Bass guitar)
- Spacewülff (Vocals, guitars)
- Sönik Slöth (Guitars)
- Electric Starling (Theremin, VOID)
Line up:
- Cëlestial Cöbra (Battery)
- Döömdogg (Bass guitar)
- Spacewülff (Vocals, guitars)
- Sönik Slöth (Guitars)
- Electric Starling (Theremin, VOID)
Arrivano finalmente al debut-album i norvegesi Spectral Haze, autori di un Doom Metal psichedelico e lisergico che risente marcatamente delle influenze di alcuni dei gruppi Space-Rock degli anni '70, a partire dai seminali Hawkind, band inglese nella quale suonò anche Mister Lemmy Kilmister, poi fondatore dei ben più famosi Motorhead. Certamente ci troviamo di fronte ad un prodotto di nicchia, nel quale lunghe parti strumentali si alternano a brevi incursioni cantate ad opera del singer Spacewulff, dotato di una voce non particolarmente versatile, ma sicuramente ben inserita nel sound generale del quintetto scandinavo. A farla da padrone sono i riff acidi del chitarrista Sonik Sloth, che in tutti i 40 e passa minuti dell'album è impegnato a tessere trame intricate dalle chiare connotazioni psychedelic-doom. Il prodotto nel suo complesso è valido: indubbie sono le capacità tecniche del quintetto nordico e ben concepite sono le canzoni che vanno a comporre l'album. La fruibilità del tutto non è altissima e alla lunga si rischia di pagare una certa staticità dovuta all' assolute preponderanza delle parti strumentali su tutto il resto. Che dire, gli appassionati del genere troveranno questo disco sicuramente interessante. Se avete bisogno di una fuga dal quotidiano, se volete fare un tuffo nei lisergici anni '70 o se siete solamente alla ricerca di sonorità diverse da quelle cui siete solitamente abituati, date una chance a questi ragazzi.