01. Full Colors
02. Cathartic Monkey
03. Drunk Moon
04. Sand In My Shoes
05. Ad Hoc
06. Great
07. Watch The World From Afar
08. The Embrace Is a Perfect Circle
01. Full Colors
02. Cathartic Monkey
03. Drunk Moon
04. Sand In My Shoes
05. Ad Hoc
06. Great
07. Watch The World From Afar
08. The Embrace Is a Perfect Circle
Gli Anice sono un’entità atipica tanto che, pur cercando a fondo, non riuscirete a trovare un gruppo simile in nessun sito che tratta Heavy Metal o anche solo Rock. Che cosa hanno di particolare gli Anice? Semplice: prima di tutto vi sto parlando di una formazione a due elementi; Mali Yea, chitarra elettrica, e Tommaso di Tullio, batteria. In secondo luogo la musica proposta è interamente strumentale e, per certi versi, “scarna”. Formati a Reggio Emilia nel 2011 Anice sono in buona sostanza sconosciuti alla gran massa degli ascoltatori e restano fuori dai grossi circuiti. Sono, però, ben inseriti nella scena emiliana dove hanno tenuto alcuni concerti da soli o in piccoli festival e hanno collaborato con nomi del panorama “alternativo” della città di Reggio Emilia. Mi piace citare in questa sede il lavoro dei Dolpo “Yak Path Sessions” (Drone/Doom/Ambient) del 2014, e il collettivo Arzan, con membri di Giardini di Mirò e Offlaga Disco Pax tra gli altri, che vedono gli Anice nei loro ranghi. Dopo un E.P. a quattro tracce del 2011, nel 2014 è uscito il C.D. “The Embrace Is a Perfect Circle”. Prima di inoltrarmi nei meandri delle otto canzoni che compongono il lavoro, due di esse provengono dal precedente Extended Play ,voglio spendere alcune parole sulla confezione in cartoncino ripiegato. Una sorta di trovata “ecologica”, con tanto di foto interna in bianco e nero, fai da te, che non sfigura per niente. Le note di “Full Colors” ci accompagnano con serenità e surplais in un mondo tranquillo. “Cathartic Monkey” Si muove in maniera abbastanza veloce seguendo certi dettami della Wave producendo variazioni sul tema centrale. “Drunk Moon” vi cullerà con il suo andamento dondolante e vi porterà serenamente tra le braccia di Morfeo. “Sand In My Shoes” ha un movimento libero scandito da riff ritmati e abbastanza incisivi. Con “Ad Hoc” entriamo in terreni che sono adatti a chi ascolta il Metal Rock con un certo tasso di velocità. “Great” ha un forte sapore di psichedelia affine ai Pink Floyd segnata però, da una chitarra più dura. Il tutto va avanti fino a che non arriva una scatenata breve suite dove i due strumentisti sfogano la loro rabbia. “Watch The World From Afar” si colloca tra il post Rock/wave e si può equiparare come immagine a una passeggiata a piedi nudi in un campo immerso nel polmone verde della città. Con la conclusiva e omonima “The Embrace Is a Perfect Circle” ci si avvicina alla Rock Wave di stampo inglese con influssi melodici con un successivo indurimento dei suoni che porta a certo Rock pesante. Detto che produzione e mixaggio sono molto buoni, visto anche il ridotto comparto strumentale, non posso fare altro che consigliarvi l’ascolto della musica degli Anice. Molti troveranno questa proposta un poco “limitata” ma per quelli la cui mente è solita viaggiare nel cosmo queste otto canzoni potrebbero rivelarsi “catartiche”. Il prossimo lavoro è previsto per febbraio 2016 e ci dirà in che modo la creatività degli Anice si muoverà per bypassare la difficoltà di una musica che, essendo strumentale, può rivelarsi ostica ai più, anche se credo questo ai due strumentisti importi poco.