01. Real Illusion
02. Master Of The Twilight
03. Wandering
04. Another Day Another Stone
05. Out Of My Life
06. Living After Death
07. My Faded Angel
08. Burning
09. Impheria
01. Real Illusion
02. Master Of The Twilight
03. Wandering
04. Another Day Another Stone
05. Out Of My Life
06. Living After Death
07. My Faded Angel
08. Burning
09. Impheria
Chi conosce e frequenta assiduamente l’underground italiano, sa bene che ci sono decine di migliaia di gruppi che suonano. In virtù di questo fatto non è difficile scoprire realtà di cui s’ignora l’esistenza. Prendiamo i Real Illusion: una carriera che ha origine nel 2000 a Verona e che è proseguita in tutti questi anni a base prima di covers e poi, dal 2008, facendo affidamento su brani originali. Mi sono capitati tra le mani quasi per caso e, da buon “curioso”, ho accettato di occuparmi con piacere del C.D. “Impheria” uscito nel 2015 per Andromeda Relics: un’etichetta che spesso e volentieri, riporta alla luce perle perdute dell’Hard e Metal italiano. Luca Pegoraro, chitarrista e cofondatore dei Real Illusion assieme al tastierista Stefano Negro, si è assunto l’onore e l’onere, di scrivere musica e testi del C.D. dimostrando di avere fantasia e gusto nel mettere insieme generi diversi. Il gruppo, da par suo, l’ha assecondato in questa avventura con classe e perizia. Immaginate di avere un orto coltivato a Hard Rock, Progressive Rock, Metal – Prog, e con un angolo dedicato agli anni ‘70, estraete una piantina di qua, una là e mettetele in un pentolone. Il tutto uscirà sotto forma di un buon minestrone. Questo paragone, stupido ma efficace, si adatta benissimo alla musica di “Impheria”. E’ chiaro sin dall’apripista “Real Illusion” che la voce di Manuel Fabi, ex Allborn, è stata scelta perché capace di rappresentare al meglio la proposta del gruppo. Mi pare altresì chiaro che il produttore Frank Andiver ha scelto di “preferirla” al banco regia mettendola in evidenza con il suo timbro ben delineato. I suoni ottenuti sono puliti il che, per un misto di generi non asserviti alla piena velocità, è una cosa positiva, anche se troppa pulizia lascia un che di “asettico” in certe fasi non inficiando però il risultato finale. Credo che lo scopo di “Impheria” sia quello di fare felici molti ascoltatori: se vi gustano Progressive e Prog Metal innaffiati da ottima melodia nei cambi, vi suggerisco “Wandering”. Chi sa perché durante l’ascolto dei primi pezzi mi era venuto in mente il nome del compianto Ronnie James Dio ed ecco che la quinta traccia, “Out Of My Life” sciorina un riff di chitarra che riporta alla mente “Walk On Water”. Non temete: non siamo di fronte ad una mera scopiazzatura poiché il gruppo vira verso un Heavy più complesso rispetto a quello dell’Elfo del Rock, mentre la chitarra si ritaglia uno spazio tutto suo rubando la scena con sfuriate taglienti. Se fra voi si nascondono orfani dei Vanadium e dell’I.W.O.H.M “Burning” farà di tutto per mitigare la vostra tristezza/nostalgia, con tanto di suono dell’ organo Hammond. Ultima segnalazione va alla conclusiva “Impheria”. Nel pezzo di 10’25” sono racchiusi assieme Jethro Tull, Goblin, e molto altro ancora con tanto di stacchi in controtempo. E’ così che è partorito un piccolo gioiello. Gruppi come i Real Illusion dimostrano ancora una volta come in Italia, in fatto di musica, non siamo secondi a nessuno.