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Di nuovo un concept per gli svedesi Anachronaeon Di nuovo un concept per gli svedesi Anachronaeon Hot

Di nuovo un concept per gli svedesi Anachronaeon

recensioni

titolo
"The Oracle And The Keyholder"
etichetta
Stygian Crypt Productions
Anno

 

01. Trading Youth Of the Soul For A crown Of thorns

02. On This Final Journey You Hold The Wheel

03. Flowing Like An Ocean Of Grief to Be Framed

04. Her Words Pierce My Heart

05. I Was Falling To See

06. Dwelling Deep Within

07. Lifeline

08. Flatline

09. [Void] (Strumentale)

opinioni autore

 
Di nuovo un concept per gli svedesi Anachronaeon 2016-03-27 09:47:06 Corrado Franceschini
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Corrado Franceschini    27 Marzo, 2016
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Difficilmente scordo il nome di un gruppo che ho recensito. E’ così che quando mi è arrivato “The Oracle And The Keyholder” degli Anachronaeon, sono andato a ripescare ciò che avevo scritto per il loro “The Ethereal Throne”, uscito nel 2012 sempre sotto l’egida della etichetta russa Stygian Crypt Productions. Nella recensione avevo messo in luce alcune buone idee e la parziale vicinanza degli Anachronaeon con gruppi quali Bathory e Immortal dando al C.D. come voto 3,5/5. La storia e i contenuti di questi svedesi non sono mai semplici da raccontare. Nel precedente C.D era presente un concept che raccontava il viaggio nella mente di un serial killer mentre in “The Oracle And The Keyholder” si narra di un uomo che, a causa di un infarto cade in coma. In questo stato rivivrà i momenti chiave della sua vita e troverà delle risposte aiutato da un oracolo. Come detto gli Anachronaeon non rendono mai le cose semplici. E’ così che ci troviamo di fronte ad un prodotto che è stato creato tra il 2010 e il 2013 e che è uscito nel 2015 per l’etichetta russa Stygian Crypt Productions. Prima di mandare il tilt la mia e le vostre teste, passo a dirvi cosa penso di “The Oracle And The Keyholder”. Anche questa volta le raffiche di blizzard del grande Nord fanno la loro comparsa sotto forma di musica, ma il clima è stemperato con stacchi e tastiere che calmano la bufera. Le idee che hanno gli Anachronaeon, concentrate in massima parte nella prima metà del C.D., sono ancora una volta buone ma i colpi di batteria invadenti di Andreas Akerlind, uno dei due fondatori, sembrano mandare fuori tempo il ritmo in più di un’occasione. Pochi tocchi messi al momento giusto avrebbero reso il tutto più uniforme. Le influenze Progressive citate nella biografia sono veramente poche. Si può parlare di Power, Black,Death ma non basta inserire alcune tastiere qua e là per definire una musica influenzata dal Progressive. Ciò non toglie, come detto, che il lavoro non suoni per niente malvagio. Prendiamo come esempio il secondo brano “On This Final Journey You Hold The Wheel”: due chitarre che viaggiano bene fanno da cornice a vari tipi di ritmi inseriti assieme a una voce cavernosa in un contesto vario che dimostra una certa voglia di non essere etichettabili e assoggettabili ad un solo genere. Assieme a questo tipo di cose perfettamente azzeccate, troviamo alcune ingenuità come la tastiera veramente brutta che compare a tratti in “Flowing Like An Ocean Of Grief To Be Framed”. Peccato perché in altre parti del brano le tastiere svolgono il loro compito in buona maniera. Non male “Her Words Pierce My Heart” dove echi delle melodie dei Sentenced, con voce completamente diversa, si mischiano con il “martellare” della batteria. Peccato che anche questa volta la performance del drummer sia a “fasi alterne”: buona nei controtempi e fuori in altre situazioni. Il Black “drammatico” dei Dimmu Borgir assimilato all’oscurità del Black/Death di maniera rende il giusto valore a “I Was falling To see”. Dopo una “lifeline” ammantata da tristezza e da chitarre “down” arriva un altro brano ben fatto. Sto parlando di “Flatline”: un pezzo che tende a spezzare il ritmo dettato da alcuni pezzi precedenti, prediligendo una certa melodia e pacatezza. In sostanza di passi avanti gli Anachronaeon ne hanno fatti ma, vuoi per il mixaggio/mastering non sempre accurato, vuoi per alcune idee non pienamente riuscite, rimangono con lo stesso voto del precedente C.D.

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