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Un album orchestrale per i Belladonna Un album orchestrale per i Belladonna Hot

Un album orchestrale per i Belladonna

recensioni

titolo
"The orchestral album"
etichetta
Autoproduzione
Anno

 

TRACKLIST:

1. Damn your love

2. Till death do us part

3. Wonderlust

4. Beyond the realms of reason

5. Maria Spelterini

6. Morning star blues

7. A pyromantic sonnet

8. Morpheus rising

9. Abduction

10. Morpheus

 

 

Membri:

Luana Caraffa - vocals

Dani Macchi - guitar

Martina Petrucci - piano

Taya Angelini - bass

Mattia Mari - drums

opinioni autore

 
Un album orchestrale per i Belladonna 2016-04-13 17:04:10 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    13 Aprile, 2016
Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 2016
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Mettetevi comodi, chiudete la porta e lasciate il mondo fuori da voi, procuratevi un paio di cuffie di quelle valide ed indossatele, spegnete la luce, fate partire la musica a volume adeguato e chiudete gli occhi per farvi trascinare dai Belladonna nella dimensione noir ed onirica della loro musica.... siete pronti per questo viaggio attraverso le sensazioni? Vedrete che non ve ne pentirete perchè, a prescindere dai gusti, questa è musica di qualità sopraffina. Siete truci brutal-metallari assuefatti alla violenza sonora? Volete solo e soltanto sbattere il vostro capoccione più o meno lungo-crinito in headbanging tritacervicali? Ebbene, tenetevi lontano dai Belladonna, perché qui non vi è traccia di violenza sonora, né di ritmiche particolarmente sostenute. “The orchestral album” è il coronamento di un sogno della band che, grazie anche ad una campagna di crowdfunding tra i fans, è riuscita a realizzare un disco contenente 10 brani estratti dal proprio repertorio passato, rivisitati con l’ausilio di una vera e propria orchestra sinfonica, diretta dalla Kazaka Angelina Yershova, nella quale sono presenti anche diversi musicisti che normalmente suonano per il grande maestro Ennio Morricone. Fior fiore di professionisti che si sono dedicati ad accompagnare con i loro strumenti la splendida voce di Luana Caraffa che, come sempre, dona pathos e colore alla propria prestazione canora. I 10 brani contenuti in questo lavoro sono estratti da tutti quanti i quattro album della loro carriera, sin dal debutto dello splendido “”Metaphysical attraction” (da cui purtroppo non c’è “Black swan” che è la mia preferita in assoluto tra i brani dei Belladonna), passando per il mitico “The noir album” (da cui troviamo la sola “Till death do us part” che ritengo sia forse tra i brani meno rappresentativi di quel disco, soprattutto se paragonato a gemme come “Alchemical romance” o “Lust never sleeps”), nonché per i più recenti “And there was light” (album maggiormente rappresentato con ben tre pezzi, nonostante per me sia un gradino sotto a livello qualitativo rispetto agli altri) e “Shooting dice with God”; fa eccezione, se non erro, la canzone “Maria Spelterini”, che non ricordo in nessuna delle track-list dei precedenti dischi. Ecco, se proprio volessimo trovare un difetto a questo disco, lo possiamo individuare nella scelta della scaletta dei brani, dato che il repertorio dei Belladonna contiene pezzi semplicemente splendidi che avrebbero avuto una resa fantastica se suonati da un’orchestra. Ciò non toglie, comunque, che “The orchestral album” dei Belladonna è un lavoro magistrale, elegante, attraente ed ammaliante, da ascoltare tutto d’un fiato, con la giusta predisposizione di spirito. Sorprende ancora una volta il fatto che una band di simile valore si auto-produca tutto quanto (persino i rapporti con gli “addetti ai lavori”) e che nessuna major li abbia ancora individuati! Stranezze del music business....

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