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Defiled: la recensione di "Towards Inevitable Ruin" Defiled: la recensione di "Towards Inevitable Ruin" Hot

Defiled: la recensione di "Towards Inevitable Ruin"

recensioni

gruppo
titolo
Towards Inevitable Ruin
etichetta
Season Of Mist
Anno

Tracklist:

Subversion

Cauterized

Doomsday

Conspiracy

Force And Obedience

Shadows Hands

Fear From Above

Scapegoat

Debunked

One World

Silent But Ongoing

Towards Inevitable Ruin

 

Line-up:

Shinichiro Hamada: vocal, guitar

Yusuke Sumita: guitar

Hiroaki Sato: bass

Keisuke Hamada: drums

opinioni autore

 
Defiled: la recensione di "Towards Inevitable Ruin" 2016-10-26 14:37:57 Piero Pizzorni
voto 
 
2.5
Opinione inserita da Piero Pizzorni    26 Ottobre, 2016
Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 2016
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I Defiled, band giapponese, sono arrivati al loro quinto full lenght, quest’ultimo uscito la scorsa estate per Season of Mist, intitolato “Towards Inevitable Ruin”.
Ci troviamo di fronte ad un album che ammicca al death metal old school, il sound è ruvido, genuino, così come la produzione, forse, troppo anacronistica, caotica, i suoni sono deboli e disarmonici.
Certamente l’estrazione è quella legata agli anni novanta, bands quali: Cannibal Corpse, Incantation, Immolation, rappresentano più di una fonte d’ispirazione, anche se, avrei forse tentato di alzare l’asticella, con qualche soluzione da collegarsi ai giorni nostri, non tanto per quel che concerne la musica, ma per la produzione artistica, leggermente troppo datata e come già detto parecchio confusa.
In un genere, nel quale tirare fuori qualcosa di nuovo non è assolutamente cosa semplice, i Defiled ci provano, tuttavia questa volta non mi sento di promuovere la band nipponica, anzi, a dire il vero, il mio giudizio si avvicina alla sufficienza.
Canzoni immediate (2'30" di media) che, in certi frangenti, sembrano quasi demo, più che tracce finite. Ci sono cenni di thrash/death schizoide e noise, contenenti riffs tritaossa e un drumming in evidenza dalle prime note di questo “Towards Inevitable Ruin”.
La voce di Shinichiro Hakada è gutturale, sofferta, anche se, per tutto l’intero album, non esiste altro tentativo; l’intero disco è troppo poco versatile, a tratti noioso.
In passato, i Defiled hanno fatto parlare di sé, specie con un album come “Crisis”, questa volta non ci siamo, confermarsi non è cosa scontata.
Rimandati a settembre.

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