Line Up:
Giuseppe Di Giorgio - vocals
Lorenzo Carlini - guitars
Daniele Rizzo - guitars
Alessandro Finocchiaro - bass
Luca Soldati - drums
Tracklist:
1. Tears of Innocence
2. In the Embrace of Sorrow, I Smile
3. The Foolishness of Existence
4. Stabbed
5. She, the Weapon
6. Paintings of a Black Ocean
7. Voices in my Head
8. Theogony
9. The Final Outcome
10. Infected
Con i Black Therapy uno dei migliori album Melodic Death made in Italy dell'annata
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Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 2016
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Nati nel 2009 dal volere dei due chitarristi Lorenzo Carlini e Daniele Rizzo, i romani Black Therapy arrivano con questo "In the Embrace of Sorrow, I Smile", edito dalla tedesca Apostasy Records, alla pubblicazione del secondo album, dopo il debut "Symptoms of a Common Sickness" (2013) e gli EP "Through this Path" (2010) e "The Final Outcome" (2014). L'album che abbiamo oggi in esame è, a mio modo di vedere, una sorta di "fine della pubertà" per la giovane band capitolina: dopo i buoni episodi precedenti, i Black Therapy, forti anche delle innumerevoli esperienze passate (vedasi il tour europeo con Nile, Vader, Ex Deo e Svart Crown), tirano fuori un lavoro estremamente maturo, che li porta totalmente su di un altro piano.
Ascoltando "In the Embrace of Sorrow, I Smile" ci si rende conto come non sia un azzardo pensare che nella sempre più affollata scena Melodic Death Metal, i Black Therapy siano tra le nuove realtà più interessanti in Europa. Come detto, questo è un lavoro incredibilmente maturo, con un songwriting particolarmente ispirato, seppur per nulla innovativo; le influenze, ad esempio, di gruppi come Insomnium, Amorphis e Dark Tranquillity sono palesi, ma ciò non vuol dire che il quintetto capitolino non sia dotato di una propria personalità, che emerge per bene all'orecchio dell'ascoltatore dopo un po' di passaggi dell'album, nel momento in cui si vanno a cogliere sfumature che prima non si era riusciti a sentire. Grazie all'anteprima dei primi due singoli, abbiamo già potuto sentire quanto "Stabbed" e She, the Weapon" fossero degli ottimi pezzi, così come lo sono praticamente tutti quelli che compongono l'album, a partire dall'onirica "Paintings of a Black Ocean" o "Theogony", in cui, è il caso di quest'ultima, l'influenza dei Dark Tranquillity è pressoché chiarissima. Ma è con la title-track che i Black Therapy calano il jolly. Una canzone che per melodie, strutture, ricercatezza e pathos si attesta più d'una spanna sopra tutte le altre. E non credo sia un caso sia il pezzo scelto per il videoclip ufficiale (che potete vedere a questo link: https://youtu.be/NY2U_9gC7Vg).
Il voto dato a "In the Embrace of Sorrow, I Smile" credo non lasci dubbi su cosa pensi di questo disco. I Black Therapy hanno rilasciato quello che è, a mio modo di vedere, uno dei migliori album Melodic Death di quest'annata qui in Italia, secondo, forse, solo a "The Rain After the Snow" dei Dark Lunacy. L'obiettivo dichiarato dei Black Therapy è quello di diventare tra le più forti nuove realtà della scena Melodic Death. E credetemi, con quest'album ci sono riusciti già, in pieno.