TRACKLIST:
01. In Otherness
02. The Host
03. Darker Days Coming
04. Inhuman States
05. So Cold
06.The Malady
07.Va Shia (Into The Spectral Sphere)
Debut album, con stile. Hot
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Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 2012
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Ispirato alla divinità egizia legata alla luna, il progetto Khonsu di Steffen Grønbech vede l'esordio per l'etichetta Season Of Mist. Fratello del più famoso Arnt Ove “Obsidian Claw” Grønbech (chitarrista dei Keep of Kalessin), Steffen si avvale per le parti vocali della collaborazione del singer della band, ovvero Torbjørn “Thebon” Schei. Il disco racchiude già nel titolo (Anomalia) quello che rappresenta a livello di genere, poichè risulta difficile definirlo come album, in quanto si passa dal black, alla spruzzata di elettronica, alle venature ambient condite da una punta di death, passando per le atmosfere rarefatte; unito tutto insieme viene fuori il disco di Khonsu. I sessanta minuti di musica, racchiusi in sole sette tracce, terranno l'ascoltatore incollato al proprio stereo e lo porteranno in un vero proprio "viaggio" (Khonsu significa proprio "viaggiatore") ipnotico.
Una nota di merito va anche al lavoro svolto dal singer "Thebon", il quale passa senza problemi dal "growling" potente al "clean vocal" puro e perfetto, senza tralasciare lo "screaming". Il songwriting non è mai banale anzi, i vari cambi di tempo e di atmosfera di ogni singolo brano, sono il vero piatto forte di questo album. Ogni singolo brano è una tappa di un lungo viaggio che si conclude dopo i sessanta minuti del disco e pur sembrando senza filo conduttore, all'interno di esso hanno una logica.
Il percorso di Khonsu in questo album si apre con "In Otherness" e il suo intro spaziale lungo 1'15", per poi sfociare in un simile "symphonic ambient black metal" (concedetemelo). Uno dei brani però da segnalare è senza dubbio "Inhuman States", il quale, al primo approccio, sembra essere effettivamente un brano dei Keep of Kalessin, ma poi scivola via nell'immenso spirito dell'idea di Steffen, quasi si fosse su un paesaggio lunare. Inoltre, in questo brano, la prosa di "Thebon" è davvero magistrale, così come in "So Cold". L'universo musicale di Khonsu si chiude con "Va Shia" (Into The Spectral Sphere), traccia lunga 14 minuti, con tantissimi cambi d'atmosfera, dall'intro "stellato" folk-ambient al crescendo adrenalinico black metal.
"Anomalia" potrà risultare un disco difficile, ma è un'opera eccellente. Questo disco vi piacerà solo se non avrete dei paraocchi e riuscirete ad aprire la vostra mente, per lasciarvi trasportare in un'altra dimensione. Se questa è la prima opera di Grønbech e Thebon, ben venga un seguito!