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Tarchon Fist: giurassici e pieni di energia Tarchon Fist: giurassici e pieni di energia Hot

Tarchon Fist: giurassici e pieni di energia

recensioni

titolo
“Proud To Be Dinosaurs”
etichetta
Il Male Productions
Anno

 

01. Proud To Be Dinosaurs
02. Sky Rider
03. Titan Of The Forest
04. Razor From The Abyss

opinioni autore

 
Tarchon Fist: giurassici e pieni di energia 2017-09-05 17:36:45 Corrado Franceschini
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Corrado Franceschini    05 Settembre, 2017
Ultimo aggiornamento: 07 Settembre, 2017
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Se siete degli assidui frequentatori, e sostenitori del mondo dell’Heavy Metal italiano è praticamente impossibile che vi siano sfuggiti i Tarchon Fist. A quelli che invece non conoscono ancora il gruppo bolognese basti sapere che il primo embrione dei Tarchon Fist ha preso vita nel 2005 dopo la scissione dei Rain, altra longeva band felsinea, per opera di Luciano Tattini (chitarra e cori). Luciano, membro originale rimasto a tessere le fila del gruppo assieme al bassista Marco "Wallace" Pazzini , e i suoi attuali compagni di avventura, hanno deciso di mettere un punto fermo nella discografia prima di produrre materiale sufficiente per un nuovo full lenght. Il risultato è l’E.P. “Proud To Be Dinosaurs” uscito a Luglio 2017 per l’etichetta Il Male Productions. Prima di cominciare la recensione voglio fare un plauso alla band che, assieme ai files in MP3, ha trovato modo di fornirmi una biografia veramente completa ed esaustiva: una cosa che, molto spesso, non avviene neanche da parte di band, e etichette, più blasonate. L’omonimo brano che funge da apertura al disco è dotato di un classico ritmo Heavy – Power con tanto di enfasi pomposa nel bridge e possiede un coro che vi ritroverete a canticchiare persino di fronte alle casse del supermercato. Personalmente avrei reso ancor più incisivo il coro e avrei curato meglio la produzione. Fino a che si parla di suono grezzo e ruvido, quello che preferisco, le sbavature ci stanno tutte ma se, come in questo caso, si è scelta una produzione “pulita” e “asettica” in linea con quelle che il mercato ci propone oggigiorno bisogna curare tutto al 100%. Fortunatamente questo discorso vale solo per il primo pezzo visto che gli altri tre brani convincono a più riprese e lo fanno in ogni campo. “Sky Rider” sfodera un Heavy – boogie atletico e nervoso: una sorta di AC/DC meets Raven che farà felice sia quelli che vanno in palestra e sia quelli che stanno “appollaiati” sullo sgabello al bancone del bar. Le immagini le ho scelte apposta per la loro antitesi e perché questo mi ispirava il pezzo. “Titan Of The Forest” è foriera di riffs Heavy, classici e rocciosi, di quelli che faranno contenti gli amanti dei Saxon e degli Accept. Il tutto è reso ancor più interessante da un cambio oscuro che prende corpo e spazio dopo 150’ e dai soli di chitarra su base solida di Lucio Tattini e Sergio Rizzo. “Razor From The Abyss” è il tipico pezzo da asfalto rovente sotto le ruote e vi farà scorazzare sulle strade del pericolo grazie a un’ energia tonica e al suo bridge battente. Vi consiglio di ascoltare questo E.P. e, se vi piace, di acquistarlo. Non vorrete mica che i dinosauri si estinguano un’altra volta no? Io, da parte mia, farò in modo di supportare i Tarchon Fist quando passeranno dalle mie parti per un concerto. Li ho già visti dal vivo e so cosa sono capaci di offrire al pubblico.

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