LINE UP:
Valy - vocals, bass
Mauro - guitars
Drugo - drums
TRACKLIST:
1. Heartache
2. Ordeal
3. Soulride
4. Sky Burial
5. Funeral Pyres
SATOR - ORDEAL. ITALIAN DOOM
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opinioni autore
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 2017
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Ascoltare i Sator, doomsters nostrani che hanno mutuato il nome della band dal famoso quadrato magico, è come andare ad infilarsi in una catacomba. Ti assale immediatamente una sensazione angosciante di soffocamento, che ti porta fino a sfiorare la catalessi, per quanto risulta estremo e paralizzante l’intero lavoro! Ed è esattamente quello che, a mio modesto parere, un genere come il doom metal deve rievocare nell’ascoltatore.
I Sator sono un combo di assoluto livello, assimilabili a dei Celtic Frost ancor più funerei e pestiferi. Il loro sound è di enorme impatto, con venature psichedeliche tipicamente 70's, al limite del corrosivo (come in parte rievoca il loro look) e sono dotati di una tecnica non eccelsa ma comunque efficace. "Ordeal" vi investirà subito con il suo suono granitico in grado di far ritenere l’intero cd come un unico, stramaledetto blocco di cinque macigni doom piombato sulle vostre povere teste! Il trio genovese passa con disinvoltura dalle atmosfere ipnotiche della title track alle frustate di “Soulride” fino alla mazzata finale dedicata alla pira funeraria sotto la quale vi risveglierete con l’inquietante sensazione di essere sopravvissuti ad una sessione di tortura sonora.