A+ A A-
 

Tra atmosfere da film horror e da romanzo gotico, il quarto lavoro dei Tribulation Tra atmosfere da film horror e da romanzo gotico, il quarto lavoro dei Tribulation Hot

Tra atmosfere da film horror e da romanzo gotico, il quarto lavoro dei Tribulation

recensioni

titolo
Down Below
etichetta
Century Media
Anno

Line Up: 
Johannes Andersson - vocals, bass 
Adam Zars - guitars 
Jonathan Hultén - guitars 
Oscar Leander - drums 

Tracklist: 
1. The Lament [05:36] 
2. Nightbound [05:29] 
3. Lady Death [03:23] 
4. Subterranea [05:23] 
5. Purgatorio [03:40] 
6. Cries from the Underworld [05:11] 
7. Lacrimosa [06:30] 
8. The World [03:55] 
9. Here be Dragons [07:27] 

Running time: 46:34 

opinioni autore

 
Tra atmosfere da film horror e da romanzo gotico, il quarto lavoro dei Tribulation 2018-02-22 12:11:19 Daniele Ogre
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    22 Febbraio, 2018
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Saranno a breve in Italia con i compagni di label Insomnium, i Tribulation, la Progressive Death Metal band svedese tornata a tre anni di distanza dal discreto "The Children of the Night" con "Down Below", quarta fatica su lunga distanza per il quartetto di Arkiva. Da sempre capaci di tirare fuori lavori degni di nota, i Tribulation sono, a mio avviso, tra le più interessanti realtà europee al momento, per quanto non hanno proprio raccolto quanto meriterebbero.

"Down Below" è solo l'ennesima conferma di quanto eccezionale sia la creatura di Johannes Andersson e soci; un album fatto di tante sfumature che danno una maggiore varietà al Death svedese dalle tinte progressive della band: specie nel lavoro chitarristico, i Tribulation danno un tocco Heavy classico alle loro composizioni (vedi ad esempio "Nightbound", "Cries from the Underworld" e la parte solista di "The World"), mentre le atmosfere sono quelle da horror gotico di Edgar Allan Poe e Bram Stoker. Tra le ossessive note di "The Lament" e l'inquietante carillon di "Purgatorio", tra momenti che sembrano far parte dell'immaginario dei migliori film di Dario Argento, i Tribulation ci portano all'interno di un viaggio da incubo a tinte fosche, una dimostrazione come si può suonare old school Death senza l'ossessivo bisogno di rispettarne totalmente i canoni rischiando di diventare noiosi dopo tre brani. Le suggestioni da horror anni '70 di "Lacrimosa", le frustate di "Subterranea" - il brano più duro dell'album -, la progressiva "Lady Death" colpiscono dirette l'ascoltatore, prima che si arrivi a una doppietta finale incredibile, "The World" e "Here be Dragons", in cui possiamo trovare chiaramente la visione del Death che hanno i Tribulaion del Death, ammantato di suoni settantiani, con una gran tecnica messa al servizio dei brani e non buttata lì per mostrare chi ce l'ha più lungo, energico ma con un occhio di riguardo sia alle melodie che alle atmosfere... se si vuol capire chi e cosa sono i Tribulation, queste due canzoni sono l'esempio perfetto.

I Tribulation sono uno di quei gruppi che dividono il pubblico, senza mezze misure: o piacciono o non piacciono. Quelli appartenenti alla seconda categoria storceranno facilmente il naso ascoltando "Down Below" per svariati motivi che non stiamo qui ad elencare. Per qanto mi riguarda, i Tribulation rappresentano nella scena Death qualcosa di abbastanza diverso, una band capace di creare un sound tutto suo, un vero e proprio trademark che li rende riconoscibili all'ascolto delle prime note. E capace, soprattutto, di trasformare in musica le atmosfere che possiamo trovare nei capolavori horror - soprattutto italiani, diciamolo - degli anni '70. Ascoltare i Tribulation è come ammirare uno degli oscuri dipinti di Hieronymus Bosch, ritrovarsi nelle cupe visioni di un romanzo di Poe o nelle ossessive visioni dei film di Argento e Fulci. E vi pare poco?

Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Per poter scrivere un commento ti devi autenticare o registrare
 
Powered by JReviews

releases

"In Penitence and Ruin": Il Doom Metal Gotico Classico e Profondo dei Tribunal
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Hangfire, un debutto di ottimo heavy metal
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Evilizers, sulla scia della tradizione
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Candlemass: ennesima sinfonia in nero
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Habemus Behemoth!
Valutazione Autore
 
4.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Scald - il ritorno della cult doom-metal band russa!
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Autoproduzioni

Sweeping Death: un disco ben fatto
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Wasted: distruzione totale
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Hans & Valter, ma la chitarra?
Valutazione Autore
 
2.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Sacrifix, thrash old-school dal Brasile
Valutazione Autore
 
2.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Phear, ottimo heavy/thrash dal Canada
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Grandi passi avanti per il progetto On My Command
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Consigli Per Gli Acquisti

  1. TOOL
  2. Dalle Recensioni
  3. Cuffie
  4. Libri
  5. Amazon Music Unlimited

allaroundmetal all rights reserved. - grafica e design by Andrea Dolzan

Login

Sign In

User Registration
or Annulla