I Reach.... la giovane band svedese che fin da subito è stata lanciata con molte aspettative, ma il cui debutto, “Reach Out To Rock” del 2015, ha messo in mostra ancora parecchia strada da fare.

Poco più di due anni dopo eccoli tornare con questo “The Great Divine”. Riusciranno i nostri amici svedesi ad esplodere? La partenza, che suona Eclipse in maniera evidente, ci mostra una band compatta e capace, per un brano riuscito. In generale questo nuovo lavoro si dimostra molto vario e dal sound spesso moderno, che ricorda un po' alla lontana l'ultimo stupendo full lenght di casa H.e.a.t., ad esempio con brani come “One Life” dal tocco modern pop. Bellissima la power ballad “Shame” con un dirompente Ludvig al microfono, a mio parere vera hit del disco (che refrain!). Ma convincono anche la potente title track, la spensierata “Running on empty” e la più cupa “Nightmare”.

Un lavoro molto vario questo "The great divine", coraggioso, un po' derivativo (i soliti sospetti H.e.a.t., Eclipse...); un disco suonato, cantato e prodotto bene che mi sento di premiare con un bel 4/5 per il coraggio di questi tre musicisti di presentarsi con un full-lenght tutt'altro che banale. Forse questi Reach sono davvero pronti ad esplodere!