TRACKLIST:
01. Hell comes to Life
02. Hell Patrol
TRACKLIST:
01. Hell comes to Life
02. Hell Patrol
Sebbene non li abbia mai sentiti, i Death of Kings festeggeranno l’anno prossimo ben dieci anni di attività; con un annetto di ritardo mi accingo a recensire questo single uscito in vinile in un’edizione limitata di soltanto 500 copie.
Nativo di Atlanta, l’energico quartetto Thrash Metal negli anni ha sfornato alcuni demo ed alcuni Ep, questo “Hell comes to Life” ha lo scopo di pubblicizzare il primo full-length della band dal titolo “Kneel before None”.
Data la sostanziosa militanza nella scena Underground della costa Sud Est statunitense ed alcune apparizioni live in compagnia di band del calibro di D.R.I, Morbid Angel, Mastodon, 3 Inches of Blood ecc, le mie aspettative difficilmente sarebbero state deluse.
Già premendo il tasto “Play” la title track si presenta con un riff spaccaossa che non lascia prigionieri, le influenze sono molteplici e parliamo di gente come: Exodus, Testament, Forbidden e Sodom; un potente mix tra Thrash made in Usa e pura cattiveria teutonica.
Le linee vocali sono più che riuscite grazie al buon Matt che durante l’intero brano urla tutta la rabbia che ha in corpo, il riffing è selvaggio e coinvolgente mentre anche gli assoli risultano non banali e di pregevole ascolto, una song con un ritornello catchy da cantare a squarciagola sotto il palco per caricare ancora di più questi 4 Thrashers non troppo giovanissimi.
Il secondo ed ultimo pezzo di questo single altro non è che la traccia numero 2 di quel disco immortale che risponde al nome di “Painkiller” dei maestri Judas Priest.
La canzone in questione è riproposta più o meno fedelmente fornendo un feeling più Thrash, con le dovute differenze vocali tra la performance da ugola alla carta vetrata di Matt ed il timbro solenne del Metal God Rob Halford. Senza voler fare i puntigliosi devo ammettere che siamo in presenza di una cover ben fatta attraverso una personalizzazione più che riuscita e per niente scontata o noiosa.
Non nego di essermi divertito molto durante l’ascolto ripetuto di questi otto minuti complessivi di musica; bravi Death of Kings! Spero di avere l’opportunità di poter ascoltare il disco di debutto per avere un’opinione più completa sulla band in questione, per ora non posso che formulare un giudizio positivo.