PROVENIENZA: Russia
GENERE: Atmospheric Black/Folk Doom Metal
FFO: Agalloch, October Tide, Empyrium
LINE UP:
Sconosciuta
TRACKLIST:
1. I [39:11]
Running time: 39:11
PROVENIENZA: Russia
GENERE: Atmospheric Black/Folk Doom Metal
FFO: Agalloch, October Tide, Empyrium
LINE UP:
Sconosciuta
TRACKLIST:
1. I [39:11]
Running time: 39:11
In un certo qual modo, questa del debutto dei russi Arkveid è probabilmente una delle recensioni più strane che mi siano capitate in oltre 16 anni di carriera scribacchina. E' che praticamente non si hanno notizie su questo progetto, se non che è partito nel 2013 come duo, per poi ritrovarsi ad andare avanti come one man band; quale sia il nome dell'artista non si sa, così come la città di provenienza, non c'è un sito o una pagina sui social... niente. E quindi a parlare per Arkveid è solo ed esclusivamente la musica: e fortunatamente ci troviamo davanti ad un disco particolarmente interessante. Composto da un solo brano della durata di quasi 40 minuti - se vi vengono in mente gli Agalloch avete fatto centro, essendo l'influenza principale del progetto russo -, quest'album eponimo di Arkveid ha il duro compito di non annoiare, impresa che potrebbe apparire titanica. Il nostro sconosciuto musicista russo invece riesce a creare questo colossale brano con una certa varietà che tiene incollato l'ascoltatore. Va detto che bisogna riuscire a superare i primi 7 minuti, ma quando il brano finalmente si apre riusciamo a cogliere tutte le indubbie qualità di questo progetto, ricco di varie sfumature che molto devono agli Agalloch, come detto: tra Doom/Death, Black atmosferico e passaggi Folk, "Arkveid" è un album che vive soprattutto di atmosfere, il cui mood malinconico si riversa nel sound della one man band russa, ispirato dai Monti Urali, dalle sconfinate foreste e dai lunghi e rigidi inverni della regione.
E' un album incredibilmente ostico questo debutto di Arkveid, ma dopo i primi momenti di smarrimento non si può che rimanere affascinati dalla proposta di questo anonimo artista russo.