Michele Mengoni - Bass
Roberto "Drake" Borrelli - Vocals
Luca Calò - Guitars
Marco Bianchella - Drums
Marcello Lammoglia - Guitars
LINE UP CRYING STEEL
LINE UP POWERDRIVE
Ho scelto di recensire insieme queste tre bands perchè molto orientate al power metal, inteso come quel metallo tradizionale tanto gradito ai puristi, agli integralisti dell’hard & heavy ortodosso.
Inoltre, perché hanno rappresentato (nell’ultimo scorcio dell’appena trascorso anno 2018) una delle più convincenti prove fornite dal metalrama italico, nello specifico settore.
Metallo possente, di quel metal che ti entra subito nelle vene con ardore e senza chiederti il permesso, che scaglia la tua testa direttamente verso le quattro pareti della stanza che sta mettendo letteralmente a ferro e fuoco!
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Dei felsinei Crying Steel ho avuto modo di recensire piuttosto di recente, esattamente il 3.11.18 a proposito della loro release “Stay Steel”.
Questa “Steel Alive” ripropone le fatiche “Crying Steel” ed “On the Prowl” rimasterizzate, più un vero e proprio “pugno” (nel senso di cazzotto in faccia) di performances on stage dei veterani metalbangers bolognesi: il tutto per l’ulteriore riprova (semmai ve ne fosse bisogno) che l’acciaio urla ancora e urla potentissimamente!
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Gli anconetani Gunfire li conosco anch’essi dagli esordi (1981) ed all’epoca acquistai il loro EP in vinile, dopo che ebbero modo di inviarmi il loro demo, che sparai all’impazzata durante le mie trasmissioni radio.
Il riff del mitico pezzo che prende il nome dalla stessa band, che anche gli Omen avrebbero forgiato volentieri, ancora ce l’avevo nei padiglioni auricolari, sepolta in qualche remoto angolo della mia unità centrale: è bastata qualche frazione di secondo perché riaffiorasse tipo Transformers e riprendesse a devastare tutto!
Power senza requie, che ti trascina via come un treno in pieno derragliamento verso destinazioni sconosciute, con quel retrogusto di epic che non guasta mai.
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I savonesi Powedrive sono di formazione più recente (2016) ma il loro primo full-lenght “Rusty Metal” mette subito le cose in chiaro: questa è gente che mangia pane e Motley Crue, Twisted Sister e compagnia brutta, ovviamente innaffiato da birraccia come se piovesse!
Rock’n’Rollaccio ruvido e stradaiolo molto “catchy”, quasi da party sfrenato ma guai e ritenerlo frettoloso, buttato lì giusto per far casino: i binari del classico metal ortodosso anche nel caso della band ligure sono ben piantati per terra e vengono percorsi all’impazzata ma con perizia tecnica à la Airbourne, pagando però l’ineluttabile tributo ai mostri sacri del genere, AC/DC in primis.
Che l’adrenalina sia con voi, con questo micidiale trittico tutto tricolore!
Max “Thunder” Giangregorio