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100% DIY death rock 100% DIY death rock Hot

100% DIY death rock

recensioni

titolo
In Darkness You Will Feel Alright
etichetta
Legion of the dead Avant! Records Agipunk
Anno

TRACKLIST:

1)Intro
2)Black Rivers
3)I Like It When A Soldier Dies
4)Corvus Corax
5)Everytime
6)In Darkness You Will Feel Alright
7)Yersinia
8)Arabian Spring
9)Leave Me Alone
10)Outro
11)A Destructive Game (demo)
12)I Like It When A Soldier Dies (demo)
13)Black Rivers (demo)
14)Everytime (demo)
15)Insanity (demo)
16)In Darkness You Will Feel Alright (demo)

 LINE UP:
The Sheriff + vocals
Andrew + Guitar
Mrs. Vacui + Guitar
Pandora + Bass
Henry + Drums

  •  

opinioni autore

 
100% DIY death rock 2013-02-19 20:17:54 Cristian Lasorsa
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Cristian Lasorsa    19 Febbraio, 2013
Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 2013
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Post punk, gothic rock, deathrock, punk: questo (e non solo) emerge in questo notevole full-lenght dei bolognesi Horror Vacui, band nata nel 2010 da membri di Kontatto, Campus Sterminii e Sumo. Per farvi capire il sound di questa band dovrete miscelare il miglior gothic rock di Sisters of Mercy, Wake e Fields of the Nephilim, con il deathrock dei Christian Death, periodo "Deathwish", al post punk dei Dance Society. Difficile? Bene, loro ci sono riusciti e la dimostrazione la si nota nel primo brano (dopo il cupo "intro") "Black Rivers", dove la ritmica ossessiva di basso e batteria di Black Bird e Henry, i fraseggi di chitarra acidi di Mrs.Vacui e Andrew e la voce cavernosa di The Sheriff, ci portano dentro questa litania adrenalinica da far invidia a band ben più titolate.
"I Like It When A Soldier Dies" parte come un cazzotto in pieno volto, per poi immergersi nel cantato/narrato sofferto di The Sheriff (voce perfetta), in un brano di vera denuncia sociale (provate a leggere il testo). "Corvus Corax", brano da colonna sonora per un film di Bava o Fulci, e "Everytime" lasciano spazio a "In Darkness You Will Feel Alright", un Capolavoro con la "C" maiuscola, che ha nel refrain luciferino e in quelle ritmiche oscure mozzafiato, il vero punto di forza.
Il disco non ha mai un momento di calo e "Yersinia" è l'ennesimo macigno musicale arricchito da riff di chitarra davvero poderosi, che completano, ancora una volta, l'ottima prova di The Sheriff alla voce. "Arabian Spring" (altro brano di denuncia) lascia spazio a quello che reputo il brano più bello di questo disco e che potrebbe racchiudere l'essenza degli Horror Vacui, ovvero "Leave me Alone". Si, perché questo brano è affascinante, catalizza l'attenzione senza mai stancare, proprio come succede con la band stessa.
"L'outro" chiude questo disco, che continua con le versioni "demo" di quasi tutti i brani del disco, eccezione fatta per "A Destructive Game" e "Insanity", dove emerge il sound grezzo della band, nato in seno al punk/hardcore, con quelle chitarre così sporche.
Non c'è molto da aggiungere su questo disco; è un lavoro ben fatto che va acquistato e consumata nel proprio stereo. E' un viaggio intimo in se stessi e una volta "ritornati" si riemerge sicuramente purificati. Se poi si aggiunge il fatto che questo album sia di una band italiana (visto che di solito ci si lamenta per gli scarsi prodotti), beh.. allora vale effettivamente la pena acquistarlo.

A loro vanno i complimenti per il bel lavoro fatto; a voi consiglio soprattutto di vederli live: non vi deluderanno.

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