I toscani Eleim picchiano duro e fanno male dal 2010 anno in cui si sono formati e, durante questi quasi 9 anni intercorsi, possono vantare collaborazioni con Emil Bandera (Ex Death SS) e Andrea Cardellino (Impero Delle Ombre). Oggi si presentano con questo nuovissimo "Freak", 10 bordate Thrash/Groove Metal figlio di Machine Head, Killer Be Killed e compagnia cantante dove non ci sono pause, né respiri, tutto cantato coraggiosamente in italiano, scelta questa che, oltre a far loro onore, risulta azzaccatissima. Già dall'iniziale "I Nuovi Mostri" si intuisce che i nostri non scherzano, sciorinando tutta la loro potenza e rabbia tra riffs stoppati, melodie scure e una voce, quella di Joe Eleim, nicotinosa e rancorosa che ci sputa in faccia tutta la sua scarica adrenalinica. I mostri di cui parlano i nostri possono essere tutti e ovunque e va da sé che la canzone "Mordock" si rifà a Elephant Man, mentre "Erotica" parla di persone nell'ombra a cui la loro ossessione per il sesso può portare a turbamenti di personalità a dir poco bipolari e ossessivi. Attenzione particolare quindi ai testi, mai banali e neanche semplici che però rispecchiano la natura stessa della "diversità", senza mai schierarsi a favore né contro, ma semplicemente descrivendola. Il nuovo Niko Wylde alla chitarra dimostra una tecnica e un dinamismo superiore alla media e fa ancora più impressione considerando la sua giovane età (appena 23 anni) e ciò che sto scrivendo si può dire che sia tutto concentrato nella track "Fate Di Confine" con arpeggio di gusto, rallentamento indovinato e assolo da primo della classe. Il disco fila via che è un piacere, tra sussurri e parti narrate miste alla veemenza del vocalist che risulta essere il vero mattatore di questo Circo Di Mostri; certo, ci sono ancora delle cose da migliorare e da evitare (alcune ripetizioni in scala, oppure una certa prolissità nella dinamica dell'intero disco), ma questo "Freak" sa farsi valere, ascoltare e apprezzare con il passare degli ascolti e, considerando che i nostri si rifanno a un genere non propriamente in voga, non è cosa di poco conto. Menzione particolare per "A Cuore Aperto", per la quale la band ha anche girato un bellissimo video e che cattura subito al primo colpo grazie a un testo fantastico (La polvere ricopre ogni mio ricordo/ma basta soltanto un alito di vento per riportare tutto a galla/compresi quei ricordi intrisi di paure) e a una produzione da applausi. Se queste sono le giovani leve del metal possiamo gioire e dormire sogni metallici!!!

Francesco Noli