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Grazie ad una rinnovata vena Doom/Death i Paradise Lost realizzano uno dei lavori più completi della loro carriera Grazie ad una rinnovata vena Doom/Death i Paradise Lost realizzano uno dei lavori più completi della loro carriera Hot

Grazie ad una rinnovata vena Doom/Death i Paradise Lost realizzano uno dei lavori più completi della loro carriera

recensioni

titolo
Obsidian
etichetta
Nuclear Blast
Anno

PROVENIENZA: UK (Inghilterra) 

GENERE: Doom/Death/Gothic Metal 

SIMILAR ARTISTS: Katatonia, Amorphis, Anathema, Tiamat, My Dying Bride 

LINE UP: 
Nick Holmes - vocals 
Greg Mackintosh - guitars 
Aaron Aedy - guitars 
Steve Edmonson - bass 
Waltteri Väyrynen - drums 

TRACKLIST: 
1. Darker Thoughts [05:44] =VIDEO= 
2. Fall from Grace [05:41] =VIDEO= 
3. Ghosts [04:33] =ASCOLTA= 
4. The Devil Embraced [06:07] 
5. Forsaken [04:28] 
6. Serenity [04:44] 
7. Ending Days [04:34] 
8. Hope Dies Young [04:00] 
9. Ravenghast [05:27] 

Running time: 45:18 

opinioni autore

 
Grazie ad una rinnovata vena Doom/Death i Paradise Lost realizzano uno dei lavori più completi della loro carriera 2020-05-18 18:01:01 Daniele Ogre
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    18 Mag, 2020
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Trentadue anni di carriera, sedici album all'attivo con il qui in esame "Obsidian": i Paradise Lost di certo non hanno bisogno di presentazioni, essendo una delle più influenti band all'interno del panorama Doom/Death mondiale. Una carriera lunga che ha visto la band inglese cimentarsi anche in diversi stili, che sono però col tempo confluiti assieme nelle sonorità che possiamo ascoltare oggi; è infatti l'ecletticità la caratteristica principale dei Paradise Lost degli ultimi anni, da quando cioè hanno ridato spazio al sound Doom/Death unendolo al Gothic Metal/Rock del medio periodo. Un mix che trova la propria miscela perfetta in "Fall from Grace", ma che si presenta su ognuna delle nove gemme che compongono "Obsidian". Non vengono tralasciate influenze Dark come in "Ghosts" (a tutti gli effetti un brano Darkwave) e "Hopes Die Young", pezzi che avrebbero fatto la loro figura anche nel precedente "Medusa", che vengono appaiati però a canzoni dal sound più roccioso come la già citata "Fall from Grace" o la conclusiva "Ravenghast", con quest'ultima che è anche la traccia che ho preferito di "Obsidian" insieme alla splendida "The Devil Embraced", pezzo in cui si può maggiormente apprezzare l'incredibile lavoro con clean e growlin' vocals di Nick Holmes: il cantante in forza anche ai Bloodbath offre una prestazione sontuosa lungo l'intera tracklist dell'album, toccando livelli altissimi nella succitata ed in "Serenity".
Per 3/4 d'ora i Paradise Lost ci fanno da guida tra atmosfere Gothic/Dark e granitici passaggi Doom/Death, facendosi apprezzare anche in tracce che ad un primo ascolto sembrano più difficilmente digeribili ("The Devil Embraced", "Forsaken"), grazie ad un lavoro di scrittura da stato di grazia ed un'esecuzione che ha del chirurgico tanto è precisa. "Obsidian" semplicemente è, a tutti gli effetti, il lavoro più completo dei Paradise Lost, un album che non potrà che rendere felici i numerosi fans della band di Halifax.

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