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De La Muerte: Una buona musica ma con tante idee che "distraggono" De La Muerte: Una buona musica ma con tante idee che "distraggono" Hot

De La Muerte: Una buona musica ma con tante idee che "distraggono"

recensioni

titolo
“Venganza”
etichetta
Revalve Records
Anno

Tracklist: 
1. Theme of Revenge
2. De La Muerte
3. Lady Death
4. The Last Duel
5. Gambling in Hell
6. Heart of Stone
7. Death Engine
8. How Do You Feel?
9. Horizon
10. Canción del Mariachi (Los Lobos cover)
11. Scream Of Madness

Line up: 
Gianluca Mastrangelo: vocals
Gianluca Quinto: guitars
Christian D’Alessandro: guitars
Claudio Michelacci: bass
Luca Ciccotti: drums

opinioni autore

 
De La Muerte: Una buona musica ma con tante idee che "distraggono" 2020-06-16 17:02:37 Corrado Franceschini
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Corrado Franceschini    16 Giugno, 2020
Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 2020
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E’ passato tantissimo tempo dall’uscita del C.D. “Venganza” dei De La Muerte e intendo scusarmi con loro e con la Revalve Records per l’enorme ritardo con il quale arriva questa recensione. De La Muerte nasoco nel 2014 per volere del cantante Gianluca Mastrangelo e del chitarrista Gianluca Quinto. La line up viene completata con l’arrivo di Christian d’Alessandro (ch), Claudio Michelacci (bs) e Luca Ciccotti (bt). Nel primo album compare come ospite Simon Ciccotti, fratello di Luca, alla batteria. Da lì in avanti la formazione proseguirà come sestetto fino all’uscita di “Venganza”. Da segnalare che, agli inizi del 2018, Luca e Simon sono usciti dalla formazione ed è entrato al loro posto Andrea de Carolis. Nonostante il moniker richiama alla mente il fascino che i musicisti nutrono nei confronti di Nuestra Senora de la Santa Muerte i brani presenti non sono poi così “posseduti” dallo spirito e dai ritmi messicani. Dal punto di vista musicale non è facile trovare un tratto d’unione tra i pezzi. In molti casi questo è un bene perché vengono meno i facili accostamenti a questo o quel gruppo e le catalogazioni ma, in questo caso, trovo si sia un poco esagerato. I Musicisti sono preparati ed hanno delle buone idee ma, in alcuni passaggi, la loro proposta diventa “caotica” tanto da sbalestrare chi ascolta. Se vi aspettate undici pezzi che indossano poncho e sombrero e vi portano dentro a un’afosa bettola messicana dove si consuma Tequila siete sulla strada sbagliata. Solo l’iniziale “Theme Of Revenge” e la cover dei Los Lobos “Cancion Del Mariachi”, che però è riadattata in chiave Hard Rock, possono ricordare lo stato sudamericano. Proprio a proposito della cover devo dire che non ho capito come mai il gruppo ha deciso di inserire all’interno un pezzo di canzone tzigana (perdonate ma non ricordo il nome n.d.r.). Per il resto del C.D. si scorazza in lungo e in largo tra generi diversi. Heavy Power nell’anglo - spagnola “De La Muerte”; bello il ritornello enfatico e facilmente memorizzabile. Hard Street saltellante in “Lady Death”. “The Last Duel” e “Gambling in Hell”viaggiano sui binari dell’Hard normale mentre la seguente “Heart Of Stone” si apre alle dure sonorità americane per poi diventare oscura, quasi occulta, grazie all’intervento delle tastiere. Un Power esplosivo, alternato a cadenza rallentata, caratterizza “Death Engine”. Hard roccioso con stop n’go è quello che troviamo in “How do You Feel?”. “Horizon” e “Scream Of Madness”; con voce che spazia dalla Classica/Lirica al Power, racchiudono nel loro interno così tanti generi che l’unico modo che ho per descriverle è quello di consigliarvi l’ascolto. Solo così potrete rendervi conto di quanto è complesso il mondo che affolla la mente dei De La Muerte. Un lavoro dove le chitarre non sono mai fuori luogo, il suono è ben calibrato e la sezione ritmica viaggia bene mi lascia qualche dubbio solo sulla voce che, nei toni bassi, non mi pare pienamente a suo agio mentre, nelle fasi più battenti e alte, se la cava agevolmente. Vedremo se nel prossimo disco il gruppo prenderà una strada con meno curve o se, come accade in Emilia Romagna, dovremo fare i conti con una serie di rotatorie da far girare la testa.

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