Se siete fan degli Asphyx non potrete restare indifferenti a questo lavoro degli Swazafix, progetto parallelo dello scomparso Theo Loomans, ex basso voce della band olandese per l'appunto.
Il genere è più o meno lo stesso: un death metal crudo e vecchia scuola che non si discosta molto dal grande filone dei primi anni novanta; ritmiche veloci, chitarre e basso con suoni ribassati pastosi e voce in growl, gli elementi canonici del genere.
Una nota di difetto è data dalla poca originalità del prodotto in sé, voglio dire è un disco di death metal buono, ma non dice nulla di più e nulla di meno del lavoro degli Asphyx, gli Swazafix non si presentano quindi come un progetto parallelo per suonare qualcosa di diverso, bensì una band che suona la stessa proposta; per non parlare poi dello stile vocale che a dir poco plagia Chuck Shuldiner dei primi lavori dei Death, su queste tracce sembra quasi di sentire il frontman americano, stessa impostazione e stesso modo di sporcare il growl, manco fossero brani “avanzati” da “Spiritual Healing”.
Da metal fan non posso dire che non mi sia piaciuto per niente questo lavoro, ma non posso nemmeno dire che sia la novità per eccellenza dell'ambito estremo, se doveste mai fare una ricerca in rete di band death metal old school di sonorità come quelle degli Swazafix ne troverete a milioni.