Dopo 7 anni dal fortunato “Live in Canada”, i Rhapsody of Fire (la versione della band quindi capitanata da Alex Staropoli), freschi di contratto con la AFM Records, tornano a pubblicare un live con questo doppio-cd intitolato poco fantasiosamente “Live – From chaos to eternity”, registrato durante il tour che la band ha sostenuto nella primavera 2012. Come recente tradizione di parecchie bands rinomate (e con budgets importanti disponibili), la band di Fabio Lione non ha registrato solo uno show, ma parecchie tappe del tour (fra cui anche quella di Milano del giorno 11/04), scegliendo poi le prestazioni migliori sui singoli pezzi per fissarle su disco. Il lavoro è molto ambizioso con ben 24 diverse tracce, comprese anche alcune intro e due assoli dei fratelli Holzwarth; i pezzi sono estratti sia dall’ultimo lavoro “From chaos to eternity”, ma non mancano estratti da ognuno dei precedenti dischi, fin dal mitico esordio “Legendary tales”. Per i nostalgici del passato come il sottoscritto, forse, ci sono troppi pezzi recenti e troppo pochi dall’illustre passato targato Rhapsody. Mancano dalla scaletta a mio parere brani meravigliosi come “Forest of unicorns”, “Rage of the winter”, “Wings of destiny”, “Wisdom of the kings” o, comunque, più materiale dai primi due meravigliosi dischi. Ciò non toglie che questo doppio-cd ben rappresenti la oramai lunga carriera di Staropoli & C. che, lo si voglia o no (ma sarebbe ora di smetterla una volta per tutte con queste infantili gelosie tutte italiane!), hanno scritto pagine indelebili della storia del metal mondiale, dando praticamente il via ad un genere, quel power sinfonico, che raccoglierà tanti adepti ed influenzerà tante, tantissime bands nel globo terracqueo. Avendo avuto la fortuna di aver partecipato personalmente alla data trevigiana del 14/04, i ricordi scorrono vividi nella mia mente ascoltando questo lavoro ed ecco i brividi correre lungo la schiena quando dalle casse dello stereo escono le note di “Land of immortals”, “Unholy warcry”, “Dawn of victory” (per cui è stato anche girato un video), “The village of dwarves”, “Holy thunderforce” o “Emerald sword”; trovo infine piuttosto curiosa la scelta di chiudere con la non eccezionale “Erian's lost secrets” (obiettivamente non proprio uno dei brani migliori di “The cold embrace of fear”) e con la monumentale, ma poco coinvolgente, “The splendour of angels’ glory (A final revelation)”, invece che affidare il ruolo di ultimi pezzi a qualcuna delle canzoni storiche della band. Resta da dire che “Live – From chaos to eternity” è comunque un prodotto che andrà incontro ai favori dei tanti fans dei Rhapsody of Fire e che potrebbe essere un ottimo inizio per quegli infedeli che ancora non hanno mai avuto nulla a che fare con questa grandissima band di origine italiana.