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Dopo cinque anni di silenzio assoluto, il grande ritorno dei Fuck the Facts Dopo cinque anni di silenzio assoluto, il grande ritorno dei Fuck the Facts Hot

Dopo cinque anni di silenzio assoluto, il grande ritorno dei Fuck the Facts

recensioni

titolo
Pleine Noirceur
etichetta
Noise Salvation
Anno

PROVENIENZA: Canada 

GENERE: Grindcore/Post-Metal  

FFO: Cephalic Carnage, Napalm Death, Discordance Axis, Converge, The Red Chord, Brutal Truth 

LINE UP: 
Mel Mongeon - vocals 
Topon Das - guitars 
Johnny Ibray - guitars 
Marc Bourgon - bass, vocals 
Mathieu Vilandre - drums 

TRACKLIST: 
1. Doubt, Fear, Neglect [06:47] 
2. Ailleurs [01:17] 
3. Pleine Noirceur [05:42] =VIDEO= 
4. Arube [01:24] 
5. Sans Lumiere [04:23] 
6. Sand Racines [00:38] 
7. Everything I Love Is Ending [04:14] 
8. A Dying Light [03:41] 
9. Dropping Like Files [04:05] =ASCOLTA= 
10. L'Abandon [02:07] 
11. An Ending [03:27] =ASCOLTA= 
12. _cide [03:59] 

Running time: 41:44 

opinioni autore

 
Dopo cinque anni di silenzio assoluto, il grande ritorno dei Fuck the Facts 2020-11-21 18:25:38 Daniele Ogre
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    21 Novembre, 2020
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Imperversano nell'underground Grindcore da ormai un ventennio i canadesi Fuck the Facts, band che fino al 2015 ha sempre riempito il vuoto tra un album e l'altro con la solita miriade di EP e split; questo appunto fino al 2015, quando subito dopo l'uscita dell'album "Desire Will Rot" i Nostri decidono di prendere fiato, arrivando ad una pausa lunga ben cinque anni prima del loro ritorno improvviso con "Pleine Noirceur", decimo full length per la folle band canadese. La particolarità principale dei Fuck the Facts resta quella che pochi, in ambito Grindcore, abbiano la vena sperimentale del quintetto del Quebec: a naso, il solo nome che può venire in mente è quello dei Cephalic Carnage. Comunque sia, anche in "Pleine Noirceur" troviamo tutte le peculiarità della band francofona, che da un lato martella seguendo i dettami dei maestri Napalm Death e Brutal Truth ("Sans Lumiere") o colpendo con bordate HC à la Converge, dall'altro riempie le proprie sonorità di lunghi passaggi sperimentali, per l'appunto, in una sorta di ibrido Grindcore/Post-Metal che i Nostri sembrano essere praticamente i soli a saper maneggiare con maestria. Vuoi perché la formazione dei Fuck the Facts è sempre la stessa da oltre dieci anni, l'affiatamento dei componenti è evidentissimo brano dopo brano. Guidati dalla carismatica frontwoman Mel Mongeon - autrice tra l'altro anche dell'artwork -, i Fuck the Facts riescono a tenere incollato l'ascoltatore grazie ad un songwriting ispiratissimo, estremamente maturo, in cui possiamo vedere cinque musicisti muoversi attraverso movimenti tortuosi con estrema perizia, come possiamo ascoltare in pezzi fantastici come l'opener "Doubt, Fear, Neglect", la title track ed "Everything I Love Is Ending".
Assolutamente astenersi chi si considera un oltranzista grindcorers, visto che i Fuck the Facts sono quanto di più lontano dal Grindcore classico possa esserci; mentre chi invece è amante del Post-Metal più estremo, delle follie di gruppi come Cephalic Carnage e, in senso lato, Meshuggah, troverà nei 40 minuti di "Pleine Noirceur" pane per i propri denti.

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