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Tra le punte di diamante dell'underground Death europeo: nuovo EP dei danesi Deiquisitor Tra le punte di diamante dell'underground Death europeo: nuovo EP dei danesi Deiquisitor Hot

Tra le punte di diamante dell'underground Death europeo: nuovo EP dei danesi Deiquisitor

recensioni

titolo
Humanoid
etichetta
Dark Descent Records
Anno

PROVENIENZA: Danimarca 

GENERE: Death Metal 

FFO: Immolation, Dead Congregation, Drawn and Quartered, Incantation, Cruciamentum 

LINE UP: 
TFJ - vocals, guitars 
DA - bass, vocals 
HBC - drums, vocals 

TRACKLIST: 
1. World in Flames [04:28] 
2. Autonomous Warfare [03:56] 
3. Below the Frozen Tundra [04:10] 
4. Empyrean Lifeform [04:19] =ASCOLTA= 
5. Dictate the Believers [03:46] =ASCOLTA= 
6. Blinded by Wisdom [04:49] 

Running time: 25:28 

opinioni autore

 
Tra le punte di diamante dell'underground Death europeo: nuovo EP dei danesi Deiquisitor 2021-02-08 20:33:45 Daniele Ogre
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    08 Febbraio, 2021
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Dal 2016 ad oggi, anno di pubblicazione dell'album omonimo, i danesi Deiquisitor non si sono dati un attimo di pausa, rilasciando puntuali una release all'anno, che siano album ("Downfall of the Apostates" del 2018, "Towards Our Impending Doom" del 2019) o EP ("Sword of Pestilence" del 2017, "Religiously Endorsed Masochism" del 2020). Ed è proprio con un EP che ritroviamo la band scandinava, come sempre sotto la doppia egida di Dark Descent Records e Night Shroud Records. Sono sei i brani che compongono "Humanoid", ultima release temporale del trio danese, divenuto ormai una garanzia se si è fan delle sonorità cupe quanto potenti di gente come Immolation (soprattutto), Drawn and Quartered e Dead Congregation; sempre fedeli alla violenza allo stato brado, i Deiquisitor rilasciano sei fucilate in quello che è ormai uno stile inconfondibile fatto di chitarre taglienti, sezione ritmica terremotante, il cavernoso growl di TFJ. La partenza è forse un po' in sordina con "World in Flames", salvo poi aggiustare immediatamente il tiro con una doppietta di pezzi che alza decisamente la qualità del prodotto: "Autonomous Warfare" e "Below the Frozen Tundra".
Lontani dalle produzioni potenti sì, ma anche plasticose odierne, i Deiquisitor restano tra i paladini dell'old school Death Metal e, soprattutto, a nostro avviso uno dei gruppi di punta del sottobosco estremo europeo. Un EP di Metallo della Morte nudo e crudo, a cui non serve il benché minimo orpello per farsi notare: sufficienza pienissima ampiamente raggiunta.

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