TRACKLIST:
1. Chaos Raining
2. A World Insane
3. Chaos Raining (Extendend Mix)
LINE UP:
Lord Tim - vocals, guitars
Andy Dowling - bass, vocals
Mark Furtner - guitars, vocals
Darryl Murphy - drums
TRACKLIST:
1. Chaos Raining
2. A World Insane
3. Chaos Raining (Extendend Mix)
LINE UP:
Lord Tim - vocals, guitars
Andy Dowling - bass, vocals
Mark Furtner - guitars, vocals
Darryl Murphy - drums
Gli Australiani Lord di Sidney, già con sei full-length alle spalle e una manciata di singoli, sono un gruppo Heavy Metal nato dalla mente di Lord Tim (chitarra e voce), il quale, messo da parte il progetto Dungeon nei primi anni 2000, si tuffa in questa nuova avventura con il piglio di chi la sa lunga. Quartetto roccioso e melodico (completano la band Andy Dowling al basso, Mark Furtner alla seconda chitarra e Darryl Murphy alla batteria), dedita ad uno stile tra Helloween (i cori li richiamano alla perfezione), Iced Earth e Grave Digger, ma con qualche spruzzata N.W.O.B.H.M., propone oggi questo interessante EP di tre pezzi (in realtà due, come vedremo più avanti). Le ritmiche serrate e il riff portante dell'opener che dà il titolo all'album fanno intuire cose ottime; infatti la track è di pregevole fattura sia in fase compositiva che di liriche, con ritmiche veloci e cori bombastici senza che però risultino noiosi o zuccherosi, ma al contrario appetibili e ben strutturati, con assoli cesellati ad opera d'arte che donano un senso "corposo" e arioso alla track: bello il contrasto tra la voce nicotinosa di Lord Tim e i cori puliti e alti a rendere il tutto più groovy e armonioso.
La seconda traccia, "A World Insane", ha ritmi ancora più serrati, al limite del Power/Thrash, con buoni stacchi, voce alta e pulita e stop & go nel riff dove una batteria lineare ma potente fa bella mostra di se, ergendo la track su alti livelli; meravigliosi sia i soli che gli stacchi, soprattutto nella parte centrale, e ottima la produzione. Chiude il disco la Extend Version della prima song "Chaos Reining" (nove minuti contro i sei della versione normale), che in pratica, a parte qualche cenno di elettronica, niente toglie né aggiunge alla pregevolezza dell'originale. Sia chiaro, questo è solo un antipasto dell'imminente platter in uscita ma che comunque fa presagire cose eccellenti pur non aggiungendo niente di nuovo; ma è proprio questo il bello in un genere totalmente inflazionato come questo: si fa ascoltare piacevolmente e non annoia. Pazientiamo ancora qualche settimana per capire se le rose fioriranno!