Tracklist:
1. Arcturus
2. Betelgeuse
3. Aldebaran
Line-Up:
Stijn Van Cauter - All Instruments
Tracklist:
1. Arcturus
2. Betelgeuse
3. Aldebaran
Line-Up:
Stijn Van Cauter - All Instruments
Con la mia proverbiale lentezza, vi restituisco le emozioni provate grazie all’ennesimo lavoro (il secondo con questo moniker), realizzato dal polistrumentista belga Stijn Van Cauter che, ancora una volta, è capace di condurre l’ascoltatore in sentieri fuori da ogni logica consueta. Il progetto Arcane Voidsplitter, partito nel 2017, come si evince dal titolo dell’opera in questione, dà voce alle stelle, servendosi di un genere di non facile assimilazione come il drone, con commistioni di doom strumentale.
Tre sono le tracce, lunghissime ed intense, dedicate a tre stelle molto importanti e presenti nella cultura di tanti popoli. Alla luminosa Arturo ("Arcturus" per i latini), che per molti popoli era portatrice di vita ma, per altrettanto tanti, portatrice di sventura, è dedicata l’apertura di questo lavoro, con i suoi 15 minuti ciclici e ripetitivi che lasciano sospesi a poca altezza da terra per tutta la durata del brano, fino all’irrompere di "Betelgeuse", la cui durata sfiora i 35 minuti dove i suoni si dilatano grazie ad innesti di dungeon synth che, ultimamente, sembra affascinare e rapire in maniera sempre più intensa tanti estimatori e compositori anche nel nostro paese. Questo brano è il più epico del lotto, sicuramente difficile, ma quello che mi dà le sensazioni più profonde ed alte. La conclusiva "Aldebaran" ha il fascino che il significato astrologico della stessa conserva in sé, ma non voglio svelarvi nulla in proposito in questa sede, perché vorrei invitarvi ad una rilettura in chiave mitologica di questo lavoro, che potrebbe portarvi ad un’ulteriore comprensione dello stesso; vi dico soltanto che non reputo casuale la scelta di questi tre riferimenti, in quanto possono rappresentare un ulteriore viaggio in quello che è il nostro animo, ora etereo ora pragmatico, ora sognante ora rude, ora affascinante ora pauroso…
Spegnete tutto, luci e suoni e preparatevi ad affidarvi a questo lavoro che sarà certamente capace di portarvi dove non siete mai stati, ma dove vorrete tornare ogni qualvolta ne sentirete la necessità e, credetemi, la voce delle stelle grida senza quietarsi!