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Secondo capitolo in casa Sweet Oblivion per la gioia degli amanti di Tate e dei Ryche! Secondo capitolo in casa Sweet Oblivion per la gioia degli amanti di Tate e dei Ryche! Hot

Secondo capitolo in casa Sweet Oblivion per la gioia degli amanti di Tate e dei Ryche!

recensioni

titolo
Relentless
etichetta
Frontiers Music
Anno

Line-up:
Geoff Tate - Vocals
Aldo Lonobile - Guitars
Luigi Andreone - Bass
Antonio Agate - Keys
Michele Sanna - Drums

Tracklist:
1. Once Again One Sin
2. Strong Pressure
3. Let It Be
4. Another Change
5. Wake Up Call
6. Remember Me
7. Anybody Out There
8. Aria
9. I'll Be The One
10. Fly Angel Fly

opinioni autore

 
Secondo capitolo in casa Sweet Oblivion per la gioia degli amanti di Tate e dei Ryche! 2021-04-27 09:09:25 Celestial Dream
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Celestial Dream    27 Aprile, 2021
Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 2021
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

L'atteso secondo capitolo del progetto denominato Sweet Oblivion, che vede coinvolto Geoff Tate – storico e celebre singer dei Queensryche nell'epoca d'oro – giunge nelle nostre mani con il titolo di “Relentless”.

Un sound che va a riprendere le atmosfere proprio dei primi dischi firmati Ryche, stavolta composto dal mastermind Aldo Lonobile (Secret Sphere, Timo Tolkki's Avalon, Archon Angel) il quale riesce nel compito non facile di mettere a proprio agio ed ispirare la voce del frontman americano. Inutile dire che se avete amato la prog metal band di Seattle questo disco fa per voi. La partenza fulminea di “Once Again One Sin”, i ritmi cadenzati e progressivi che troviamo in “Strong Pressure”, la malinconica ed elegante “Let It Be”, poste in partenza, sono subito un biglietto da visita imponente. Tra i momenti migliori del disco è d'obbligo menzionare la melodica “Remember Me” che ben si destreggia attraverso linee vocali accattivanti, l'intensa ballad acustica “I'll Be The One” ed “Aria” song interamente cantata in italiano.

“Relentless” è un lavoro di classe, suonato e cantato molto bene. Non un capolavoro, ma una release che segna senza dubbio questa prima parte dell'annata metallica in corso.

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