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I Vandor compiono grandi passi in avanti I Vandor compiono grandi passi in avanti Hot

I Vandor compiono grandi passi in avanti

recensioni

gruppo
titolo
"On a moonlit night"
etichetta
Scarlet Records
Anno

TRACKLIST:
1. … Darkness looms
2. Mountains of Avagale
3. River of life
4. Endless sea
5. Future to behold
6. Fate of Eltoria
7. The sword to end all wars
8. On a moonlit night
9. Enter twilight (bonus track)

LINE-UP:
Vide Bjerde - lead vocals and guitar
Jack L. Stroem - guitar and backing vocals
Alve Bjerde – bass
Lova Krysell/Robin Risander - drums

opinioni autore

 
I Vandor compiono grandi passi in avanti 2021-07-20 14:47:31 Ninni Cangiano
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    20 Luglio, 2021
Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 2021
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A due anni di distanza dall’acerbo debut album “In the land of Vandor”, tornano a farsi sentire gli svedesi Vandor con un nuovo album, intitolato “On a moonlit night”, dotato di artwork molto affascinante, composto da nove tracce (di cui una bonus track in chiusura) per circa 55 minuti di ottimo power metal di scuola scandinava, con qualche lontano richiamo al symphonic. In realtà, pare esista anche un’altra edizione in cui le bonus tracks sono ben cinque, invece che una solamente, ma non abbiamo purtroppo informazioni certe al riguardo. Torniamo all’album, che è stato registrato negli USA in maniera non proprio perfetta (la produzione insomma è migliorabile), che però permette di assaporare il grandissimo lavoro di Alve Bjerde al basso, vero e proprio strumento protagonista alla pari, se non anche meglio delle due chitarre. Di novità rispetto al passato ce ne sono diverse; intanto la formazione è un quartetto e non più un quintetto, dato che è andato via (e non rimpiazzato) il tastierista; inoltre a cantare è rimasto il solo Vide Bjerde, mentre a Jack L. Stroem sono toccate solo le backing vocals; come avevo avuto modo di evidenziare nella recensione del debut album, la voce di Bjerde non è eccezionale, ma questa volta appare quanto meno accettabile (certo, se la band avesse un cantante più dotato, sarebbe molto meglio!). Il disco è licenziato dalla nostra Scarlet Records, con cui la band ha siglato un contratto. Il sound, pur rimanendo ancorato ai classici dettami del power nord-europeo e non presentando particolare originalità, è indubbiamente più accattivante e convincente; rimane da migliorare il songwriting, dato che molte canzoni hanno durate elevate ed, in alcuni casi, necessiterebbero di qualche sforbiciata qua e là per renderle più efficaci. Emblematica in tal senso, la lunghissima “The sword to end all wars” che dura quasi 18 minuti e poteva avere il medesimo fascino (se non anche di più) con 6-7 minuti in meno. Ciò nonostante, “On a moonlit night” è un gran bel disco, un lavoro che conquisterà i favori dei fans del power scandinavo, ma anche di coloro che apprezzano la sua variante più sinfonica. I Vandor hanno compiuto notevoli passi in avanti rispetto all’esordio e sono pronto a scommettere su di loro per il futuro; se sapranno concepire un songwriting più efficace e magari con un cantante ed una produzione migliore, potrebbero avere tutte le potenzialità per realizzare un disco memorabile; intanto date loro una chance, perché già questo album supera abbondantemente la prova.

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