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Gli Ingested riportano alla luce il loro secondo album con una remastered edition Gli Ingested riportano alla luce il loro secondo album con una remastered edition Hot

Gli Ingested riportano alla luce il loro secondo album con una remastered edition

recensioni

gruppo
titolo
The Surreption II
etichetta
Unique Leader Records
Anno

PROVENIENZA: UK

GENERE: Slam/Brutal Death Metal/Deathcore

TRACKLIST:
1. Crowning The Abomination
2. Decline
3. The Consequence (feat. Alex Erian of Despised Icon) =ASCOLTA=
4. A Coming Unperceived
5. This Disgusting Revelation
6. Castigation and Rebirth
7. Manifesting Obscenity =OFFICIAL VIDEO=
8. 22
9. Kingmaker
10. The Alpha and Omega

LINE-UP:
Jay Evans - vocals
Sam Yates - guitars, vocals
Sean Hynes - guitars, vocals
Lyn Jeffs - drums

opinioni autore

 
Gli Ingested riportano alla luce il loro secondo album con una remastered edition 2021-08-03 14:29:23 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    03 Agosto, 2021
Ultimo aggiornamento: 03 Agosto, 2021
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Che gli Ingested siano, ad oggi, uno dei nomi di punta dello Slam/Brutal Death è cosa ormai risaputa. La band inglese è riuscita nel tempo a ritagliarsi uno spazio tutto suo, scostandosi di fatto da quella che è la proposta trita e ritrita che possiamo sentire tutti i giorni. Non è un caso che i Nostri abbiano tirato fuori il loro fiore all'occhiello proprio l'anno scorso - trovate la recensione su questo portale - con il mastodontico "Where Only Gods May Tread". Da allora il quartetto inglese ha preferito prendersi un attimo di riposo pubblicando solamente un EP ed il qui presente "The Surreption II". Sulla carta siamo di fronte alla sesta fatica per Jay Evans. In pratica si tratta di una versione totalmente riregistrata del secondo disco del 2011 dal titolo, per l'appunto, "The Surreption", all'epoca licenziato da Siege of Amida Records. Insomma, per farla breve, questo nuova versione si presenta al pubblico con l'intento di portare sotto una nuova luce il passato del gruppo con tuttavia l'approccio di oggi. Il risultato è sicuramente impressionante, non tanto a livello di produzione, che nel disco del 2011 era comunque ottima. Qui si parla proprio di maturità stilistica e di esecuzione: due componenti che hanno permesso alla band di dare più di una svecchiata alle loro tracce. Se non fosse per il capolavoro massimo del 2020, si potrebbe tranquillamente dire che questo "The Surreption II" sia un disco totalmente nuovo. Sinceramente se ne poteva fare tranquillamente a meno. Siamo quindi inclini a pensare che gli Ingested abbiano voluto sfruttare questo periodo per ricaricare le batterie ma rimanere sempre attivi. Perciò prendiamo l'album per quello che è: una signora prova in cui i Nostri ci fanno capire come già all'epoca erano in grado di pistare a dovere e differenziarsi dalla massa. Già, perché la particolarità del quartetto inglese è proprio questa: l'approccio Deathcore ad un'impalcatura slam/brutal death. Una formula che è andata perfezionandosi con il tempo permettendo all'act di maturare uno stile tutto suo. Anche i detrattori del genere non potranno non apprezzare le evidenti influenze di Suicide Silence e Withechapel, così come le sfuriate Death/Grind degli Aborted o le parti cadenzate e pesantissime dei Vulvodynia. Tutti fattori già ampiamente presenti nel disco del 2011 ma che in questa versione emergono ulteriormente e con più forza. Quindi, per non essere prolissi: siamo di fronte ad una prova di forza molto autoreferenziale ma che comunque centra in pienissimo l'obiettivo. Perciò prendiamola per quella che è ed apprezziamo l'evidente crescita stilistica e musicale di una band che sta letteralmente impennando l'asticella.

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